Avezzano. L’annuncio della vendita dello stabilimento Micron di Avezzano scalda l’arena politica e sindacale. Dopo le parole di Sergio Galbiati, direttore di Micron Italia, e la paura dei dipendenti e delle parti sociali una valanga di reazioni ha inondato il web e la carta stampata. Il segretario provinciale della Fim-Cisl, Antonello Tangredi, che segue la vicenda Micron da più di un decennio ha espresso preoccupazione per la decisione di rendere “autonomo” e mettere sul mercato il sito industriale. “L’obiettivo di Galbiati è concentrare Micron FAB 9 solo sui sensori d’immagine e renderla amministrativamente autonoma per provare a trovare un acquirente o un partner che la possa rilevare totalmente o parzialmente”, ha spiegato Tangredi, “secondo Galbiati l’obiettivo della corporate Micron su Avezzano e’ stato raggiunto. Infatti la tecnologia dello stabilimento ha raggiunto la totale maturita’ ed e` arrivata a raggiungere dopo un decennio il proprio limite fisiologico, pertanto potra’ dare ottime risposte ai clienti che chiederanno tali prestazioni. Micron Avezzano avra’ il proprio futuro nelle nicchie di mercato, li dove sono necessari i wafers di silicio a 200 mm. A questo punto Micron Corporate non e’ piu’ interessata a gestire il FAB di Avezzano ed ha rintracciato il proprio obiettivo in quello di vendere il fab di Avezzano per poter garantire ai dipendenti del Site Avezzanese un futuro lavorativo relativamente di lunga durata e meno incerto rispetto all`andamento attuale. Occorre anche precisare che Galbiati ha fatto anche presente nella sua relazione che il mercato dei sensori d`immagine presenta delle prospettive buone di vendita per I prossimi due anni fiscali (2013 e 2014) e proprio per questo Micron non cederà il Fab di Avezzano senza prima aver esplorato tutte le strade piu` convenienti, a partire anche da una eventuale intesa con ST o con dei partener interessati a questo business (CMOS) anche tramite joi ventur. Purtroppo ancora una volta la Fim Micron, più di un anno fa, con un messaggio diramato dalla propria RSU (sul tirare a campare..), aveva preannunciato questi possibili scenari, alla vigilia della cessione del sito di MJP (Fab 0) alla Tower Jazz (penultimo Fab Micron a 200 mm), ma era stata rinominata in maniera neanche troppo ironica con l’appellativo di “uccello del malaugurio”. In realta ad oggi possiamo affermare che l’appellativo più azzeccato potrebbe essere quello latino “Nemo profeta in Patria”, e speriamo che le vicende future possano smentirci categoricamente”.