L’Aquila. “Noi siamo stati costretti ad astenerci, con senso di responsabilità, sul progetto di legge n.257, lo abbiamo fatto affinché andassero avanti le proposte di cui eravamo stati promotori, come quelle per garantire una maggiore trasparenza non solo della Regione, ma anche delle Aziende Sanitarie e gli Enti strumentali regionali; per sostenere le fusioni dei comuni con la creazione di un ufficio regionale ad hoc con l’obiettivo di favorire ed incentivare questi processi; per il sostegno alle marinerie grazie alla mozione Pepe; assicurare il contributo al Centro di ricerca unico d’Abruzzo per il suo risanamento finanziario, ma il modo in cui la Regione ha operato sulla destinazione all’Adsu Chieti-Pescara di una buona parte del ricavo della vendita della COVALPA della Marsica, ci trova distanti e contrari. Abbiamo proposto di trovare in sede di bilancio consuntivo anche maggiori risorse, senza privare il territorio marsicano di questi fondi che potevano essere destinati al rifacimento e alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle strade del Fucino”, commentano i consiglieri di PD, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune, Gruppo Misto.
“L’emendamento, inoltre, lascia anche molte perplessità per il modo in cui garantisce copertura finanziaria all’Adsu Chieti-Pescara. Parliamo infatti di fondi che non sono certi ed immediatamente utilizzabili, perché lo saranno solo a conclusione della vendita – incalzano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia, Sandro Mariani – La proposta dei gruppi di centrosinistra era tutt’altra, che poteva tenere insieme da un lato le esigenze dell’Adsu di compartecipare alla spese per la realizzazione delle residenze universitarie e dall’altro lasciare sul territorio marsicano il ricavo proveniente dalla vendita del Covalpa. In questo modo sarebbe stato possibile anche rendere giustizia a una serie di spoliazioni che la Marsica ha subito da questa Giunta che governa la Regione, com’è accaduto con i 46,5 milioni del Masterplan per la realizzazione dell’impianto irriguo del fucino, milioni spariti, che ancora non tornano nella disponibilità del territorio, nonostante le continue rassicurazioni di questa Giunta lenta, da cui il comparto agricolo e l’economia marsicana attendono risposte adeguate ed efficaci e i sindaci e la comunità di diventare parte di un dialogo positivo e non solo fare da bancomat all’occorrenza.
Una Giunta inaffidabile, nonostante l’annuncio del ritiro dell’emendamento, questo non è avvenuto, ma solo grazie alla dura opposizione del centrosinistra una parte delle risorse è stata salvata dell’ennesimo tentativo di scippo, questa volta andato in porto a metà. Ancora una volta il centrodestra alla guida della Regione è sordo alle richieste dei territori”.
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