Avezzano. Voleva far trascorrere al figlio autistico qualche giorno in compagnia di altri bambini e invece si è sentita dire che per lui non c’era più posto. E’ incredula la mamma avezzanese che non potrà usufruire di un servizio offerto dal Comune di Avezzano perchè i posti a disposizione per i bambini disabili erano solo tre e quando lei è arrivata già erano stati tutti occupati.
“Il 12 giugno sono andata davanti agli uffici comunali per iscrivere mio figlio al centro estivo comunale”, ha raccontato la mamma, “erano le 7.30 e c’era già una decina di persone (gli uffici aprono alle 8.30) perché i posti disponibili, purtroppo, erano solo 70. “Almeno io sono arrivata in tempo !” pensavo…
Quando è arrivato il mio turno, mi sono sentita dire dall’impiegata che ero arrivata tardi perché le insegnanti di sostegno disponibili sono solo tre. Sono rimasta sbalordita, mi veniva da piangere. È come se mi avessero detto che c’era posto per tre disabili e sessantasette di razza ariana. Cos’è questa? Una sorta di selezione della specie? Così facendo, si mettono in difficoltà intere famiglie, un centro estivo privato non sarebbe un’alternativa: si dovrebbe pagare lo stipendio a un’assistente.
Secondo me stanno violando il diritto di un bambino uguale a tutti gli altri bambini. Non dovrebbe succedere”.