Celano. A Borgo Strada 14 cresce l’allarme per le conseguenze ambientali e sanitarie legate al riavvio della centrale turbo-gas di Celano. Martedì scorso si è tenuto un incontro richiesto dai residenti con il sindaco Santilli e alcuni consiglieri della maggioranza, durante il quale è emersa con forza la preoccupazione per una situazione ormai definita “insostenibile”. Le centrali turbo-gas, utilizzate per la produzione di energia, sono infatti altamente inquinanti e considerate pericolose per la salute umana.
La vicenda affonda le radici nel 2022, quando fu presentata un’interrogazione al Sindaco già allora per chiedere chiarimenti sull’impianto. Dopo l’autorizzazione ministeriale al riavvio rilasciata nel marzo 2024, durante una commissione alla quale parteciparono anche il Sindaco e rappresentanti della Regione Abruzzo, furono sollevate contestazioni pubbliche. In quella sede il Sindaco si impegnò ad attivare una serie di misure: controlli sull’inquinamento di acqua, aria e rumore, prescrizioni stringenti per la società che gestisce l’impianto, rilevazioni delle emissioni di carbonio e azoto, limiti più severi sui decibel e l’installazione di barriere fonoassorbenti.
“Sono passati 18 mesi e nulla di quanto promesso è stato fatto, nonostante i miei continui solleciti. La situazione è peggiorata e, forse, peggiorerà ancora di più se fosse vera la notizia che la Termica Celano è stata autorizzata a raddoppiare la produzione d’energia nei prossimi anni”, dichiara Gaetano Ricci, consigliere comunale.
“Esprimo solidarietà a tutti i residenti di Borgo Strada 14 e delle case sparse” afferma il consigliere comunale, “ribadendo la mia volontà di collaborare con loro e di dare voce alle loro istanze, come mio dovere. Nel prossimo Consiglio comunale presenterò un’interrogazione per ottenere finalmente risposte concrete dal Sindaco e chiedere che vengano attivate tutte le procedure necessarie a tutela della salute dei nostri concittadini.”