Avezzano. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la nomina di Commissari “ad acta” per garantire l’esecutività dei progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero. La Corte Costituzionale – adita a seguito di ricorso da parte della Regione Veneto – ha stabilito che detto articoli 29, contemplando un potere di intervento sostitutivo dello Stato in una materia riservata alla competenza legislativa residuale delle Regioni., di fatto si pone in contrasto con gli articoli 117, 118 e 120 della nostra Costituzione, in relazione al principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Trovano dunque conferma i dubbi e le perplessità manifestati dal Wwf e Comitato Marsicano NO PowerCrop, relativamente alla nomina del Prefetto dell’Aquila, Alecci, a Commissario “ad acta” per il sito di riconversione di Celano, progetto che prevede la realizzazione di una – per noi esiziale – megacentrale a biomasse ad Avezzano, nel cuore del Fucino, in località Borgo Incile. “Su tale nomina, sarebbe stato lecito attendersi, da parte della Regione Abruzzo – dichiaratasi “politicamente” contraria all’intervento di Borgo Incile e impegnatasi a bloccare l’iter autorizzativo già nel novembre 2011 – il medesimo contegno tenuto dalla Regione Veneto o, quantomeno, una maggiore chiarezza in ordine al mancato ricorso avverso una disposizione che espropriava l’Ente da una sua competenza”, hanno spiegato gli oppositori all’impianto Powercrop, “invece la Regione Abruzzo ha taciuto e, con il proprio silenzio, è stata di fatto acquiescente. L’11 Marzo scorso il Wwf Abruzzo e la STL Wwf Marsica hanno presentato richiesta formale di accesso agli atti, presso la Regione Abruzzo, al fine di prendere esatta cognizione degli atti relativi a quel “summit”, rivelato esser stata una riunione, tenutasi in Prefettura a L’Aquila nella prima decade dello scorso marzo, alla presenza del Commissario “ad acta”, prefetto Alecci, il sindaco di Celano, Filippo Piccone, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e gli esponenti della società PowerCrop interessata a realizzare l’impianto. Ad oggi ancora nessuna risposta. Non è pervenuto, agli istanti, nessun documento e nessun verbale relativo a quella riunione”. Il Wwf e il Comitato Marsicano No PowerCrop, intendono prendere provvedimenti urgenti per far chiarezza su tale questione, e lumeggiare i comportamenti tenuti da tutti gli attori in campo in questa grave vertenza.