Collarmele. Arriva l’ok dalla Regione Abruzzo per la realizzazione di un impianto per la produzione di Biometano in un terreno alle porte di Collarmele e al confine con San Benedetto dei Marsi e Pescina.
Nei mesi scorsi era arrivato l’altolà, da parte dei tre Comuni, per la centrale di produzione di Biometano nella Marsica orientale. Ad alzare la paletta dello stop erano stati gli stessi Comuni che avevano deciso, inoltre, di presentare le proprie osservazioni e riluttanze alla Regione Abruzzo. Come è noto il Fucino è un punto di riferimento per la produzione delle verdure che vengono poi distribuite in tutta Italia ma, al tempo stesso, si attesta come location ideale per l’edificazione di impianti atti a sviluppare energia rinnovabile. Ecco perché dopo che sono sorti numerosi impianti fotovoltaici, sono sempre di più le richieste per la creazione di centrali a biometano e biogas di ultima generazione.
“Ieri è stata una giornata in cui mi sono sentito, come amministratore, impotente”, commenta il sindaco di Collarmele, Tonino Mostacci, “abbiamo evidenziato tutte le problematiche connesse all’eventuale costruzione dell’impianto, ma tali criticità, non solo tecniche, economche ed ambientali, ma anche sociali, umane, psicologiche non sono state sufficienti per convincere la conferenza a bocciare il progetto”.
“La conferenza lo ha approvato con il voto contrario della nostra amministrazione e dell’amministrazione comunale di San Benedetto”, conclude Mostacci, “ora la società proponente dovrà fornire chiarimenti sulle nostre osservazioni e poi si arriverà alla decisione finale. Noi continueremo a combattere affinché il nostro territorio sia tutelato, in piena trasparenza”.