Lecce nei Marsi. Il Parco come opportunità di sviluppo e d’impresa e non come freno alle attività produttive. Questo è stato il tema centrale che è stato dibattuto ieri mattina, nella sala comunale di Lecce nei Marsi, in continuità con i numerosi eventi legati alle celebrazioni del Centenario del “Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”, organizzati e sostenuti dal Consiglio regionale.
Una riflessione che ha unito politica e analisi scientifica, con il coinvolgimento dell’Università dell’Aquila e di quella del Salento, del Gran Sasso Science Institute, e di altre realtà d’eccellenza nel settore dell’imprenditoria giovanile. L’occasione è servita, inoltre, a presentare un concorso di idee di business, rivolto a giovani sotto i 35 anni, per immaginare realtà imprenditoriali innovative da sviluppare all’interno del PNALM.
Il Consiglio regionale, supportato da una commissione di esperti, premierà le migliori 10 proposte con una somma incentivale di 2mila euro. “Vogliamo spronare i giovani a mettersi in discussione e creare valore e impresa per i nostri territori”, ha dichiarato il vicepresidente, Roberto Santangelo. I dettagli del concorso, il cui bando sarà pubblicato nei prossimi giorni, sono stati illustrati dal direttore amministrativo del Consiglio, Paolo Costanzi, con la collaborazione del dipendente Yuri Di Marco. Nasce, invece, dal rettore dell’Università salentina, Fabio Pollice, la proposta di creare un centro di ricerca del Parco dedicato alla sostenibilità, legato ad un progetto di incubatore/acceleratore di imprese. “Sarebbe il primo Parco in Italia – sottolinea Pollice – ad avere uno strumento così innovativo che coniughi sostenibilità ecologica e sostenibilità economica”.
Il focus della prof.ssa Alessandra Faggian, economista del GSSI, si è concentrato sulle aree interne, specie quelle ricadenti nei territori dei parchi, presentando uno studio sull’imprenditorialità in questi territori. “Dobbiamo creare le condizioni ottimali per fare rimanere qui i nostri giovani. La maggior parte di coloro che vanno via lo fanno per necessità, non per scelta – spiega Faggias, presentando i dati rilevati su un campione di più di 3000 persone tra i 18 e i 39 anni – Soprattutto le donne scelgono di restare o di partire perché sentono di non poter farne a meno, ma in altre condizioni più favorevoli magari prenderebbero decisioni diverse. La sfida per il futuro è studiare meglio le popolazioni dei Parchi e sperimentare sostegni all’imprenditoria per provare ad invertire la tendenza del progressivo spopolamento”.
L’intervento di Luciano Fratocchi, professore di Ingegneria economico gestionale dell’Università dell’Aquila, è stato dedicato a chi ha già investito nei Parchi e sta generando valore economico con successo. Dal trekking con gli asini, all’esperienza di dormine in una casa sull’albero, dall’allevamento di conigli domestici all’utilizzo di lumache per la cosmesi. Consigli imprenditoriali inediti, apparentemente bizzarri, “ma che – spiega Fratocchi – in altri contesti generano interesse e attraggono i consumatori. Uscire dal tradizionalismo e coniugare innovazione e sostenibilità. Fare rete. Prendere spunto anche, perché no, da idee che in altre aree simili hanno funzionato”. Infine, le storie di impresa e modelli innovativi di sviluppo raccontate da Sergio Galbiati, presidente della fondazione “Hubabruzzo” e da Rosario Muleo e Francesco Sciattella, che per l’Università della Tuscia hanno collaborato a uno studio sulla “Birra Moricento”, ricavata dalla faggiola dei faggi. Sono intervenuti, inoltre, il sindaco di Lecce nei Marsi, Augusto Barile, il presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo e il direttore PNALM, Luciano Sommarone.
L’appuntamento finale delle celebrazioni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” è previsto per il prossimo 13 dicembre, quando in occasione dell’annuale Premio giornalistico “Guido Polidoro”, sarà sottoscritta la “Carta di Pescasseroli”, guida deontologica per i giornalisti sulle tematiche ambientali.