Avezzano. Uno degli sport più seguiti nel nostro paese è il calcio, per molti una passione dimostrata con grande attaccamento ai colori della propria squadra che rimane tale anche quando si perde, quando le vicissitudini societarie fanno retrocedere, nel bene e nel male il tifoso vero rimane sempre lì, a fare il tifo e andando allo stadio tutte le volte che è possibile.
Nasce da questa passione, o meglio da questo amore per i colori biancoverdi dell’Avezzano Calcio la mostra fotografica “…Questi i nostri colori! Avezzano calcio 1919-2019”, inaugurata ieri e aperta fino al 28 nei locali della Cattedrale di Avezzano in via Nazario Sauro.
Il promotore della mostra del centenario è Flaviano Fiasca, grande tifoso dei colori bianco verdi sin da bambino. Fiasca andò allo stadio la prima volta nel 1971 e, per dimostrare ancora una volta l’attaccamento ai colori della città, ha raccolto cimeli foto d’epoca, ritagli di giornale, per raccontare a chiunque volesse visitarla tutte le vicissitudini di una squadra che ha regalato tante soddisfazioni e a volte anche delusioni.
“Si può cadere ma l’importante è rialzarsi sempre”, ha raccontato lo stesso Flaviano Fiasca. Ieri, nel giorno dell’inaugurazione, c’è stato anche un annullo filatelico per rendere ancora più importante una ricorrenza che avrà il suo apice tra qualche mese con altri eventi molto importanti di cui naturalmente vi daremo conto.
Nei locali di via Nazario Sauro si possono vedere foto della fantastica promozione in C1 che rimarrà comunque nella storia della città e nella memoria di tutti, tifosi e non, foto dello stadio del 1958 in bianco e nero, le coppe, le maglie e le squadre al completo dalle più antiche alle più moderne.
Raccogliere tutto questo materiale per Flaviano Fiasca non è stato semplice, va sicuramente elogiato per il lavoro che è riuscito a fare e vanno ringraziate tutte quelle persone che hanno contribuito con le loro foto a far si che la memoria calcistica biancoverde non andasse persa, ma fosse mostrata anche ai più giovani.
Una storia, una passione, un amore: perché possono cambiare i presidenti, i calciatori, ma quello che conta è l’amore per la squadra e in questa mostra fotografica c’è davvero tutto. La mostra è aperta fino al 28 dicembre con i seguenti orari: 10– 13 e 15 -19. Roberta Maiolini