Avezzano. C’è chi aveva parlato di una riunione di centrodestra, chi l’aveva spacciata per una di centrosinistra, e chi invece ci aveva visto dietro una serie di manovre pre elettorali che sarebbero state determinanti per le prossime amministrative. Alla fine, invece, si sono ritrovati tutti insieme appassionatamente fuori nelle stanze del potere tra le mura della roccaforte di Ezio Stati dove la parola d’ordine è stata: cordialità.
Per una sera niente etichette politiche ma sole le barzellette ironiche del padrone di casa, le canzoni dell’ex consigliere Mariano Santomaggio, le battute dell’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio e le risate di tutti. Un clima disteso, gioviale, lontano dalle polemiche che animano la vita di tutti i giorni. Come accaduto in passato, in quel del bar Samurai, ad esempio, dove il neo FDI Maurizio Bianchini festeggiò il proprio compleanno, e come potrebbe riaccadere in futuro.
C’era molta attesa per quella che era diventata la famosa cena alla corte di Stati rivelatasi invece una semplice, si fa per dire, cena prenatalizia tra gli amici del bar. C’erano tutti quelli che si incontrano la mattina o la sera all’ombra del palazzo di città per prendere un caffè. Il bar Samurai è diventato punto di riferimento della politica avezzanese e da lì è nata l’idea di una serata in allegria. Di volti noti, e non, ce n’erano tanti e non è detto che si ritroveranno anche tra qualche mese insieme a degustare le prelibatezze di casa Stati servite dall’ex assessore regionale Daniela Stati, ma per una sera hanno deciso di togliersi la casacca politica e stare e passare un momento di tranquillità.
Tanti i veterani – Carmelo Occhiuto, Maurizio Bianchini, Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere, Antonio Del Boccio, Carmine Silvagni, Leonardo Rosa, Antonio Di Fabio, Vincenzo Ridolfi, Walter Di Bastiano – pochi i giovani – Luca Casciere, Fabrizio Di Nicola – e una sola donna – Daniela Stati. Poco rappresentata la Lega, timidamente presente il Pd, nutrita la delegazione degli ex Popolo della Libertà, ora sparpagliati nel centrodestra. Che avranno parlato per tutta la sera di regali di Natale e pietanze da cenone? Sicuramente no, ma il clima era quello di festa e i visi quelli rilassati di chi non pensa, almeno per ora, agli scranni elettorali.