Celano. I componenti del consiglio comunale sono eletti liberamente e democraticamente dai cittadini elettori e pertanto anche in presenza di situazioni di possibile decadenza, come quella riguardante il consigliere di minoranza Cesidio Piperni, vanno affrontate con lungimiranza, buon senso e rispetto della volontà popolare. Nell’ultimo Consiglio comunale, infatti, è stata affrontata proprio la delicata problematica riguardante il procedimento di decadenza dalla carica di Consigliere Comunale, per reiterate assenze alle sedute consiliari, del componente del gruppo di minoranza Cesidio Piperni. Il procedimento è stato avviato in ossequio all’articolo 43, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, secondo il quale lo statuto stabilisce i casi di decadenza per la mancata partecipazione alle sedute e le relative procedure, garantendo il diritto del consigliere a far valere le cause giustificative. Ebbene, in questa fattispecie rientrava appunto il caso del Consigliere di minoranza Cesidio Piperni, risultato assente, senza giustificazione, a tre sedute consecutive dell’assemblea consiliare. A sostegno della procedura di decadenza avviata, su richiesta del Consiglio, dalla Presidenza del Consiglio comunale anche l’articolo 56 del vigente Statuto comunale in cui si stabilisce: il consigliere che senza giusto motivo non interviene per tre sedute consecutive alle riunioni del Consiglio comunale decade dalla carica. L’esito finale della procedura di decadenza è affidato al Consiglio comunale che decide con votazione in forma palese. Fino qui il percorso seguito dal procedimento che, come detto, è stato oggetto di dibattito nell’ultima adunanza consiliare. Nel corso del dibattito dagli interventi del Sindaco Santilli, dell’on. Piccone e dell’assessore Fidanza è emersa con estrema chiarezza la linea che il gruppo di maggioranza aveva in animo di perseguire: da un lato la necessità di stigmatizzare la posizione del consigliere Piperni (che ricordiamo era tra i quattro dissidenti che fecero decadere l’amministrazione Piccone a pochi mesi dalla scadenza naturale), dall’altro la volontà di lanciare un forte segnale politico e di doveroso rispetto della volontà e del voto popolare. Il delicato procedimento si è concluso con il voto di astensione del gruppo di maggioranza che permette così al consigliere Piperni di rimanere ancora in carica. Un epilogo che in molti immaginavano diverso (decadenza di Piperni) ricordando l’antefatto della sfiducia all’amministrazione Piccone. Così non è stato. Dando prova, l’ennesima, di grande compattezza e di maturità politica, la maggioranza non ha colto l’occasione per sentimenti di “vendetta”, ma al contrario ha confermato il senso di responsabilità, di rispetto nei confronti dei cittadini e della volontà degli elettori. Insomma, una grande lezione di democrazia e di maturità per Celano, che negli ultimi 30 anni raramente si è vista in sede di Consiglio comunale, dove invece si sono consumate vendette per interessi personali, anteponendoli a quelli della collettività.