Celano. “C’è qualcosa di nobile in questa grossa bestia, qualcosa che fa pensare ad un barlume di sentimento umano… sparare a un orso è come sparare a un fratello”. Quando Hemingway scriveva queste parole, orsi bruni del secolo scorso vivevano in una natura più pura e libera dell’attuale, immersi in un Abruzzo ormai perduto nella sua apparenza e nella sua sostanza. Ma quando il confine tra spazio umano e spazio animale viene a mancare – complici i mancati spostamenti legati alla pandemia – ecco che i nostri amici selvatici iniziano ad aggirarsi nei centri abitati come in un rurale passato, alla ricerca di nutrimento e a volte anche di rifugio. Proprio la notte del primo maggio, a cavallo del coprifuoco legato alla pandemia, un giovane orso marsicano si è aggirato tra le strade di Celano. Come testimoniano alcuni video in rete, diversi residenti e passanti hanno inseguito l’animale visibilmente disorientato e terrorizzato senza lasciargli via di fuga, spingendolo spesso a una corsa disperata tra le strade della cittadina aquilana, con il rischio di finire investito da automobili o di procurarsi lesioni nel tentativo di aprirsi un varco tra i presenti.
“Comprendiamo lo stupore e l’emozione di un incontro così inaspettato, ma alcuni comportamenti riscontrati ieri non hanno nulla a che fare con il buonsenso che dovrebbe suggerire anche ai non esperti di mantenere una distanza di sicurezza e atteggiamenti di rispetto per gli animali selvatici in difficoltà, anziché circondarli e braccarli”, scrive sull’accaduto l’associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano “Salviamo l’orso”, sottolineando come “Il fatto che si sia trattato di un orso molto giovane, probabilmente da poco allontanato dalla madre perché già maturo per cavarsela da solo, forse uno dei quattro cuccioli dell’orsa Amarena, ha reso alcune persone ancor più spavalde nell’avvicinarsi all’animale, non temendo sue possibili reazioni di difesa”. L’Associazione invita i cittadini, nel caso di nuovi avvistamenti, ad adottare comportamenti differenti da quelli riportati nelle ultime ore come:
- Segnalare l’orso alle autorità competenti, chiamando i Carabinieri Forestali al 1515 o il Parco Regionale Sirente Velino allo 0862/9166.
- Non inseguire l’orso né a piedi né in automobile, fermandosi e indietreggiando per mantenere una distanza di rispetto e consentire all’animale di trovare una via di fuga senza braccarlo, confonderlo con schiamazzi o accecarlo con i fari.
- Evitare di lasciare cibo per cani e gatti o altri mangimi in luoghi accessibili all’orso, tenendo a mente che può facilmente raggiungerli arrampicandosi sugli alberi e sulle recinzioni.
- Ricoverare per la notte gli animali d’allevamento in stalle in muratura e con porte in metallo o dotarsi di recinzione elettrificata in assenza di strutture con le caratteristiche suddette.
- Mantenere in strada i cassonetti dell’umido il meno possibile.
- Guidare con prudenza per evitare di investire l’orso.
Inoltre, diversi sono gli inviti in merito alle varie autorità come quelli per:
- Il Commissario prefettizio al Comune di Celano di emanare un’ordinanza, sul modello di quelle recentemente pubblicate dai Comuni di Villalago e Goriano Sicoli, per impedire che si arrechi disturbo agli orsi e di effettuare un censimento degli allevamenti per poter facilitare interventi di rinforzo e messa in sicurezza degli stessi.
- Le autorità preposte di far rispettare il coprifuoco come da normativa in corso.
- L’ACIAM di posticipare l’orario di raccolta dei rifiuti organici a metà mattinata affinché siano messi in strada al mattino e non dalla sera precedente.
- Trenitalia di avvertire i propri macchinisti di prestare attenzione a possibili attraversamenti di orsi, emettendo segnali acustici soprattutto prima di entrare nelle gallerie tra Sulmona e Avezzano.
- Strada dei Parchi S.p.A. di segnalare il rischio di attraversamento fauna sui monitor autostradali nel tratto Pratola Peligna-Avezzano.
Un’indicazione di rispetto e tutela verso un animale che racconta l’Abruzzo, ma che rappresenta nel suo piccolo l’importanza della protezione delle specie selvatiche, nei nostri territori e in quelli di tutto il pianeta.