Celano. “Dopo ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dopo ogni risultato, c’è una nuova sfida. Vai avanti campione!”. A stento è riuscito a trattenere le lacrime per le emozioni che ha vissuto leggendo quell’enorme striscione che ieri sera ha trovato all’ingresso del suo quartiere, in via Aia Capoccia a Celano.
È Luigi Fegatilli, 17enne celanese, che ieri sera, di ritorno dal suo viaggio in Corea del Sud, ha trovato una calorosa accoglienza da tanti amici, pronti a esprimergli ammirazione e affetto per la sua impresa sportiva.
Ha davvero la stoffa del campione questo giovane atleta, che di certo regalerà ancora a Celano, all’Abruzzo, l’emozione della competizione sportiva, sana e trasparente, come quelle lacrime che ieri, hanno fatto trasparire la commozione che ha preso il posto di tutta l’adrenalina accumulata ai Mondiali di Taekwondo, dove nella categoria Juniores, ha rappresentato l’Italia.
“Luigi è un esempio per tutti i giovani”, il commento del suo allenatore Calvino Cotturone, “perché ha tagliato un traguardo così importante dimostrando che è possibile conciliare lo sport, anche praticato ad alti livelli, con la scuola. È infatti anche un bravo studente del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo. Proprio per questo ringraziamo i suoi professori, che gli permettono di allenarsi e anche di assentarsi per poi recuperare al meglio, per investire tempo e energie nella sua passione sportiva”.
Fegatilli ha vinto i sedicesimi per 2 round a 0, poi agli ottavi, nonostante il pareggio nel primo round (4 – 4) ha perso contro l’atleta iraniano che ha successivamente conquistato la medaglia di bronzo.
“Siamo soddisfatti del percorso fatto in questi anni”, va avanti Cotturone, “che ci ha portato fino al Mondiale, in Corea del Sud, patria del taekwondo. Partecipare a un mondiale è già un bel risultato, che corona sacrifici, rinunce e medaglie conquistate nel panorama internazionale. Essere tra i primi 16 al mondo è un vanto ma soprattutto è il punto di partenza per prepararci a competizioni sempre più importanti.
“Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza, non me l’aspettavo”, il primo commento del giovane atleta che ha abbracciato con calore e emozione il fratello Marco e i genitori Alessandra e Oreste, insieme agli zii Francesco e Gabriella e Francesca. Una serata bellissima e emozionante, di quelle che solo lo sport condito dall’autenticità di un borgo di montagna abruzzese sa regalare!