Celano. Si era diplomato quattro giorni fa, lunedì scorso, al liceo scientifico di Avezzano “Vitruvio Pollione”. Giosuè Carusi era un ragazzo meraviglioso, era buono, educato, composto. Aveva 19 anni e con 76/100 si era diplomato in Scienze applicate. Dopo il diploma aveva festeggiato con i suoi compagni del Quinto D con un pranzo in un ristorante di Avezzano, subito dopo la foto di gruppo, con i docenti.
Appresa la notizia, oggi pomeriggio, i suoi compagni di classe sono rimasti sconvolti. Giosuè era un atleta, aveva studiato tanti anni nuoto, al Palasport di Celano. Si allenava con costanza e aveva anche vinto delle gare di nuoto. La sua Ducati Monster l’aveva acquistata già diversi mesi fa. Era un grande appassionato di motori. Quest’estate aveva messo in conto di andare a lavorare in una piscina in una struttura ricettiva dell’Altopiano delle Rocche.
Carusi ha perso la vita oggi pomeriggio in uno schianto sulla Statale che esce da Celano per raggiungere Avezzano. Una tragedia che ha lasciato la città attonita. L’incidente c’è stato a pochissimi chilometri dal posto in cui perse la vita un altro coetaneo di Celano, qualche anno fa. Fu investito mentre era sul motorino con un amico.
Carusi era il figlio di Antonino Carusi, dipendente LFoundry e di Solidea Bove, che ha un salone di parrucchieria ad Avezzano.
Alla guida della Jeep con cui si è scontrato Carusi c’era O. S. 56enne di Celano. È stato trasportato in ospedale dai sanitari del 118, le sue condizioni non dovrebbero essere gravi. La procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo, la salma ancora non è stata restituita alla famiglia e si trova all’obitorio dell’ospedale di Avezzano (e non del Salvatore come scritto nel precedente articolo). Bisognerà procedere con un esame medico legale per stabilire le esatte cause del decesso.
I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della polizia locale di Celano al comando di Giuseppe Fegatilli.
“Siamo sconvolti”, il commento del team del Centro Italia Nuoto del Palasport di Celano, “abbiamo visto crescere Giosuè, un ragazzo dalle grandi doti, non solo atletiche ma anche umane. Ci stringiamo intorno al dolore dei suoi genitori e di tutte le persone che gli volevano bene, proprio come noi”.