Gennaio è il mese del freddo, del ghiaccio, del silenzio. Un momento in cui ci si ferma e in cui si potrebbe approfittare per guardarsi un po’ meglio dentro. È il mese della natura che dorme, immobile, che aspetta. Avere la possibilità di godere della natura anche di notte può essere davvero un dono, soprattutto per chi ha voglia di regalarsi del silenzio, lontano da tutto il resto. Da tutto.
È chiaro che non lo si può fare imprudentemente e soprattutto non bisognerebbe mai farlo da soli. Non è questo il luogo per fare a nessuno lezioni di alcun tipo ma prudenza e consapevolezza devono essere sempre priorità assoluta. Per se stessi ma anche per gli animali, soprattutto per quelli che vivono prevalentemente di notte.
Tra il 17 e 18 gennaio, anche nel cielo della Marsica è accaduto qualcosa di “magico”: il primo Plenilunio del 2022. Ad offrire uno spettacolo senza uguali, la Luna piena del Lupo, tradotto dall’inglese Wolf Moon.
E allora, insieme a My Zona, la nuova app in cui ognuno di voi può tracciare i suoi luoghi del cuore, io ne ho segnato un altro in questo fantastico percorso virtuale che sto vivendo insieme a tutti i lettori Marsicalive e Abruzzolive, alla ricerca di posti incantanti. In piccoli angoli della nostra Regione, che preservano natura e meraviglia.
E proprio la notte della Luna del Lupo, insieme a una guida del posto, necessaria per vivere il percorso in sicurezza, eccomi a Villavallelonga, nel Giro delle Fonti.
L’acqua di queste fonti veniva considerata di grande qualità. Una storia racconta che i paesi di Collelongo e di Villavallelonga avevano una rivalità su di chi fosse la proprietà delle fonti. Un documento notarile attesta che fino al 1583, il Comune di Villavallelonga aveva consentito ai cittadini di Collelongo di far bere gli animali nelle fonti e di sostare con greggi e armenti sotto l’ombra delle piante. Agli abitanti di Collelongo però veniva fatto divieto di “coltivare, casare, pascolare” nel territorio della Villa. Per le concessioni, il Comune di Collelongo corrispondeva a Villavallelonga “la somma di carlini 37 e grana 5 per ogni anno”.
Il percorso forse più conosciuto per una passeggiata è quello che parte da Fonte Tricaglio, nella zona Madonna della Lanna. Si attraversa un bosco di faggi e si arriva a fonte Astuni per poi proseguire fino alla Fonte Mosciolina. A seguire c’è la Fonticella e non lontano dal paese, Fonte Canale. Io l’ho fatto più o meno al contrario.
“La caratteristica di questo percorso è la sua versatilità. È facilmente praticabile anche perché parte dal paese. È adatto anche per la corsa, per bike e a cavallo. Le varie acque delle diverse fonti e antichi acquitrini hanno proprie proprietà chimico fisiche”, mi spiega la guida, “da Fonte Astuni si raggiunge Rifugio Coppo dell’orso, di proprietà del Comune di Villavallelonga, gestito dal Cai. Lungo il percorso venne trovato l’orso Sandrino. Era il 1982 e poi l’orsetta Morena nel 2016”. (Se siete curiosi della storia di questi orsi, cercatela sul sito dell’Associazione di Promozione sociale D.F.P. di Villavallelonga!).
In realtà la mia passeggiata di quella sera è stata anche l’occasione per far visita a degli amici che, come altri abitanti del paese, si erano ritrovati a cena per mangiare gli spaghetti alla chitarra con il ragù. Un piatto della tavola imbandita per Sant’Antonio. Una festa molto sentita a Villavallelonga, che la pandemia però ha reso più intima e “meno accogliente” per i tanti visitatori che erano invece soliti arrivare, come tradizione.
Dopo cena, una passeggiata per ammirare la Luna piena e le stelle. Uno spettacolo bellissimo, quasi tutto con il naso all’insù. Su quei percorsi ogni notte attraversati dai tanti animali selvatici che popolano il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Animali simbolo dell’Abruzzo più affascinante e inafferabile. Tra questi, il notturno lupo. Tantissime le leggende e i racconti che arricchiscono le credenze sul primo Plenilunio dell’Anno. Quando i lupi ululano più forte, perché più affamati ma anche per via dell’inizio del periodo dell’accoppiamento. Impossibile perdersi. Sulla gelida neve riflette la luce di una luna immensa, che con la sua energia sembra riuscire a scaldarci.
Quando all’improvviso guardo a terra, per un attimo insicura del mio passo per via della neve ghiacchiata che si è rotta facendomi finire sul bagnato, il mio accompagnatore mi confida a bassa voce: “Ecco, quando cammini in montagna e hai il privilegio di trovare le tracce dei lupi, cammina lì, dove hanno camminato loro. Sarai certa che su quelle tracce sarai sicura”.
Cos’è MyZona?
My Zona è un’applicazione con cui tracciare i posti del cuore, i miei, i vostri!
Quelli che avete visitato per la prima volta, scoperti magari per caso.
Scaricatela da qui e lasciate la vostra Zona del Cuore, arricchitela con le vostre recensioni e entrate con noi nella grande community di MyZona.