Collelongo. Chiedevano di respingere “il divieto di prosecuzione attività per il recupero rifiuti in procedura semplificata. d.lgs. 152/2006 art. 216/comma 4” emesso dalla Provincia dell’Aquila ma il Tribunale amministrativo regionale per l’Abruzzo (Sezione Prima) ha respinto la domanda cautelare.
Il ricorso era stato presentato dalla ditta Tamburro Remo contro il procedimento di divieto di prosecuzione di attività, avviato dalla Provincia dell’Aquila nel dicembre 2015, per la difformità qualitativa dei fanghi industriali provenienti dalla Toscana e conferiti nella cava Le Grottelle nel Comune di Collelongo, con conseguente contaminazione del sito.
Nell’ultima conferenza di servizi il presidente della conferenza di servizi, Vincenzo Tarquini e il sindaco di Collelongo Rosanna Salucci, hanno chiesto la “rimozione dei rifiuti depositati e risultanti non conformi alla vigente normativa”, circa 17mila tonnellate di materiale che dopo quasi un anno si trovano ancora nel sito della Cava Le Grottelle.