Avezzano. Sembrava molto furbo, un genio del crimine. Era riuscito a mettere a segno furti in luoghi sagri di mezza Italia. Ma poi si era fatto incastrare da una telefona, oltretutto fatta con un iPhone Rubato. Si tratta di Adrian Ivan Bogdan, 29 anni, rintracciato ad Avezzano dai carabinieri che gli hanno notificato un decreto di carcerazione. Ora dovrà scontare quasi sei anni di carcere. I furti erano cominciati nel 2014 e subito dopo il giudice per le indagini preliminari di Ascoli Piceno aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. La sua carriere di ladro specializzato nei luoghi sacri era cominciata il 10 febbraio 2014 nel convento delle suore di Sant’Onofrio. Si era arrampicato sul tetto dell’edificio e, dopo aver infranto il vetro del lucernaio si era introdotto nell’ufficio asportando 7 mila euro. A distanza di una settimana era tornato nello stesso ufficio per sottrarre un computer ed un cellulare. Il 29 marzo si era reso protagonista del furto nella sacrestia della chiesa del Santissimo Crocifisso che gli aveva fruttato 600 euro raccolti dalle elemosine. Erano intervenuti gli agenti del Ris di Roma che avevano rilevato un’impronta palmare, utile alle indagini. L’11 giugno altro furto nella gelateria Arcobaleno di corso Mazzini, sempre ad Ascoli Piceno. Dopo aver forzato la porta d’ingresso aveva asportato 60 euro in contanti, un Pc ed un telefono cellulare. Infine, nell’ultimo suo raid lo aveva messo a segno in un appartamento di viale Treviri. Dopo essere riuscito ad entrare all’interno forzando la porta d’ingresso il romeno aveva portato via oggetti in argento, un orologio, un Ipad e due cellulari. L’errore che Bogdan ha commesso è stato l’utilizzo dei telefonini che aveva prelevato inserendo la propria scheda. Il giovane, difeso dall’avvocato Antonio Pascale, ora è stato catturato ad Avezzano e dovrà scontare 5 anni e 8 mesi.