Massa d’Albe. È arrivato il provvedimento del sindaco di Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, che vieta l’utilizzo e il passaggio da parte di chiunque del sentiero numero 4 del Monte Velino, nel tratto compreso dalla intersezione con i sentieri n. 5 e n. 6 e fino alla Grotta di San Benedetto.
Come si legge sull’ordinanza del sindaco, responsabile del procedimento è il maresciallo della Polizia locale Isabella D’Amore.
La decisione è arrivata dopo che il Parco Regionale Sirente Velino ha chiesto informazioni, con una nota inviata al G.e.v, l’associazione presieduta da Giovanni Di Girolamo, sulla catena che si trova su via Ferrata Lara.
Si tratta di una catena che è stata affissa sul sentiero circa 40 anni, ancor prima della nascita del Parco e per questo si tratta di una struttura di cui ora va certificata la sicurezza.
Il G.e.v. (Gruppo Escursionisti del Velino) è un’associazione fondata a Magliano de’ Marsi, in provincia dell’Aquila, il 3 aprile 1981 e agisce nell’ambito del volontariato, senza scopo di lucro. Il suo scopo statutario principale è quello legato alla valorizzazione ambientale ed escursionistica del Monte Velino (m. 2487) e in questi giorni ha partecipato a diversi tavoli di lavoro per risolvere quanto prima il problema, così da tornare presto a una situazione di normalità, che garantisca sicurezza agli appassionati di montagna.
A seguito della lettera del Parco, i carabinieri del reparto Biodiversità di Castel di Sangro, che hanno la competenza della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, hanno affisso un cartello che allerta gli escursionisti. A quanto pare al momento si sta ancora decidendo se rimuovere la catena oppure se certificarne la sicurezza.