Avezzano. Scatta la cassa integrazione di quattordici giorni per ottanta dipendenti della Cartiera Burgo di Avezzano. Gli ammortizzatori sociali sono stati necessari per far fronte alla crisi che ha colpito anche il mondo dell’editoria. Il ciclo di cassa andrà avanti fino al 21 novembre. La crisi non ha risparmiato neanche il mondo della carta. La Cartiera della città, dove sono impiegati più di 450 operai, è dovuta ricorrere alla cassa integrazione per il secondo mese di seguito a causa della carenza di commesse che ha portato a una forte flessione della produzione. “Lo scorso mese”, ha spiegato Sigismondo Sansoni segretario della Slc, “è stata avviata la cassa integrazione per tre settimane, a novembre, invece, ne sono state richieste due in risposta alla crisi”. Sansoni ha chiarito che sono stati richiesti gli ammortizzatori sociali solo per un ciclo di lavoro della Cartiera. La cassa, avviata nell’azienda marsicana mercoledì scorso, è stata richiesta anche in altri siti industriali del gruppo Burgo in Italia. Si tratta dell’inca soluzione per riorganizzare il lavoro all’interno dell’azienda alla luce del calo della produzione determinato dalla crisi. Presumibilmente il periodo di cassa richiesto è sufficiente a superare la fase di difficoltà e a permettere all’azienda di tornare a produrre a regime nei prossimi mesi, in attesa di una fase di stabilità del mercato. Burgo Group è uno dei principali produttori mondiali di carte patinate ed è vicino ai più importanti mercati di riferimento europei. Conta su tredici stabilimenti in tutta Italia ma quello di Avezzano è specializzato nelle carte a doppia e tripla patinatura e svolge anche un importante ruolo di nodo logistico per tutto il centro sud. Il nuovo magazzino è dotato di un sistema di carico-scarico automatico “a tappeto” in grado di caricare o scaricare una navetta in soli tre minuti. In progetto, un collegamento diretto con la rete ferroviaria per velocizzare ulteriormente le consegne. Si tratta quindi di uno stabilimento strategico per tutta l’azienda.