Avezzano. Dopo il caso del migrante nordafricano affetto da tubercolosi e trasferito all’ospedale di Avezzano, cresce la preoccupazione m arrivano le assicurazioni del ministro Giulia Grillo secondo cui non c’è “nessun allarme Tbc da migranti”
Secondo il ministro della Salute, Giulia Grillo, “in Italia non c’è alcun allarme per la tubercolosi in relazione alla presenza di migranti, altrimenti il ministero e l’Istituto superiore di sanità lo avrebbero segnalato”. Lo ha affermato in riferimento all’allarme su un rischio di aumento di casi di Tbc lanciato nei giorni scorsi dal ministro Matteo Salvini su Facebook, dopo la fuga da un centro di un migrante malato.
Il ministro Salvini non la pensa così. “Ho chiuso e chiuderò i porti a scafisti e trafficanti di esseri umani”, ha affermato, “la tubercolosi è tornata a diffondersi”.
Il caso di tubercolosi di un giovane migrante nordafricano ospitato in un Centro di accoglienza temporanea (Cat) e trasferito ad Avezzano è stato confermato dal direttore sanitario dell’Agenzia sanitaria regionale del Molise (Asrem), Antonio Lucchetti. Alcuni giorni fa “un giovane nordafricano è stato ricoverato all’Ospedale di Isernia e dopo la prima diagnosi trasferito ad Avezzano. Dall’Uoc Malattie Infettive è arrivata la conferma. Gli altri ospiti del Cat e tutte le persone con cui è entrato in contatto sono state sottoposte al test della tubercolina. I risultati arriveranno tra qualche giorno, ma posso anticipare che siamo tranquilli poiché nessuno ha manifestato sintomi sospetti”.
Un altro caso sospetto nei giorni scorsi ha riguardato un’altra persona proveniente dalla stessa zona era stata ricoverata all’ospedale di Avezzano per accertare la Tbc. Gli esami a cui è stato sottoposto il soggetto nella struttura marsicana hanno dato, in questo caso, esito negativo”.