Avezzano. Il caso di Neurochirgia di Avezzano, il reparto chiuso a luglio provvisoriamente dal primario dell’Aquila Renato Galzio e mai riaperto, sta suscitando reazioni a catene e oltre alle prese di posizioni arriva anche la mobilitazione. Lunedì ci sarà una manifestazione che partirà da Avezzano e arriverà all’Aquila per occupare gli uffici del manager Rinaldo Tordera. Si è scoperto, infatti, che quella chiusura provvisoria non era tale, ma definitiva, e quelle promesse pubbliche di riapertura erano solo un grande bluff.
La marcia sulla Asl all’Aquila. “La risoluzione del consiglio regionale che all’unanimità aveva impegnato il presidente della Regione D’Alfonso e l’assessore Paolucci ad attivarsi per far sì che Neurochirurgia riaprisse in tempi stretti ad Avezzano e le reiterate promesse del manager Tordera di dare seguito a tale indicazione politica”, afferma Iampieri, primo firmatario della mozione, “non si sono tradotte in alcuna azione concreta. Il manager Tordera, messo alle strette dal sottoscritto, si è trincerato dietro al decreto 79 dello scorso luglio, comunicandomi che Avezzano non avrà più né i quattro posti letto né l’attività chirurgica. Al posto del reparto rimarrebbe un ambulatorio telematicamente collegato a L’Aquila. Una presa in giro che suona come la mortificazione di tutti i consiglieri regionali che hanno votato la risoluzione (che chiedeva ben altro che un mero ambulatorio), dei sindaci della Marsica, che avevano ricevuto rassicurazioni sul ripristino del servizio, e tutti i cittadini della marsica. Noi non lo accettiamo e dà lunedì inizieremo l’annunciata manifestazione di protesta e non ci fermeremo fino a quando il reparto sarà riaperto. L’appuntamento è per le ore 11 di lunedì 13 febbraio nel parcheggio antistante l’Ospedale, da cui partiremo tutti insieme per raggiungere la sede degli uffici direzionali della ASL di L’Aquila. Hanno già aderito il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi e molti sindaci della Marsica, ma soprattutto rivolgiamo l’appello a tutte le forze politiche e sociali, al di là delle appartenenze politiche, e a tutti i cittadini che, come noi, non intendono rassegnarsi all’ennesima beffa”.
Parla il manager Asl. Sulla vicenda interviene anche il manager della Asl Rianldo Tordera che rincara la dose chiarendo come la delibera del commissario ad acta non lasci possibilità di manovra alla Asl. Il decreto numero 79, infatti, che era noto già il 21 luglio. Quindi sei mesi fa. Il manager, comunque sia, rincara la dose, aggiungendo in una nota che “nessuna delle delibere adottate dalla Asl 1 sull’atto aziendale fa riferimento, direttamente o indirettamente all’istituzione di un reparto di neurochirurgia all’ospedale di Avezzano”. In realtà c’è un docuento datato 30 novembre 2016, “deliberazione del direttore generale”, che ha come oggetto “adozione ed approvazione del Piano Strategico 2017-2019 del bilancio pluriennale previsionale, del bilancio economico preventivo annuale 2017 della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila”, che a pagina 284, allegato A, riporta uno schema sulle “strutture produttive aziendali dipartimento chirurgico”, comprendendo la Neurochirurgia sia all’Aquila, sia ad Avezzano. Secondo Trodera, però, “un atto della Asl non può, per ovvie ragioni di gerarchia normativa, contrastare con una disposizione regionale di segno contrario. Calato nel caso concreto”, chiarisce, “il decreto della Regione numero 79 del luglio 2016, in cui si prevede un servizio di neurochirurgia ad Avezzano, non potrebbe in alcun modo essere modificato dalla Asl con l’istituzione, al suo posto, di ipotetico reparto”. “Ci pare doveroso”, afferma il manager, “per il rispetto che si deve all’opinione pubblica in merito a una adeguata informazione, riportare i fatti con la necessaria correttezza per evitare che informazioni infondate possano prestarsi a strumentalizzazioni e ingenerare nella gente convinzioni che non trovano riscontro in notizie riportate dalla stampa”. Ora però è il mondo politico e i cittadini che si chiedono se sia correttezza rassicurare per sei mesi sulla riapertura di un reparto che in realtà non sarebbe potuto essere riaperto. La delibera che cita Tordera è di luglio, e quindi era già nota in questi mesi di rassicurazioni.
Il sindaco di Avezzano convoca Tordera. Il sindaco di Avezzano ha convocato d’urgenza per questa mattina Tordera in Comune. Vuole vederci chiaro sulle affermazioni di Tordera sul devreto 79. Sarà presente anche la commissione Sanità del Comune guidata dal consigliere Pisegna Orlando e una staff di esperti. “Voglio capire cosa sta accadendo”, ha affermato Di Pangrzio, “e perché il provvedimento di chiusura del primario dell’Aquila Renato Galzio non è stato mai revocato”.
Nasce un comitato. Ora nasce anche un comitato che lotterà per la riapertura. “E’ doveroso evidenziare come gli ultimi sviluppi riguardo il reparto di Neurochirurgia di Avezzano”, afferma Felice Marinucci (Presidente Comitato Cittadino in Difesa di Neurochirurgia), “penalizzino il nostro territorio e non è possibile accettare che un così grande numero di persone venga privato di un bene necessario e di un servizio fondamentale.
In merito a questo argomento sottolineo la volontà di un gruppo di cittadini di unirsi e di dare vita ad un Comitato Cittadino in difesa di Neurochirurgia,civico apartitico e formato da cittadini provenienti da diverse realtà sociali e professionali,che ha come obiettivo la tutela del nostro Ospedale e in particolare del reparto interessato.
Il suddetto comitato nasce con il proposito di coinvolgere tutti i cittadini che tengono a cuore la battaglia,associazioni e gruppi vari nella costruzione di un percorso che porti ad evitare la chiusura iniziando già con gli appuntamenti prefissati per la prossima settimana. A tal fine il comitato si prefigge di entrare in dialogo costruttivo e propositivo con le istituzioni interessate e di sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica di vitale importanza,diventando così espressione di tutti quei cittadini che vogliono tenere duro e che non hanno intenzione di mollare. In seguito agli eventi,dopo una riunione tra le prime dieci persone che hanno condiviso la nascita del comitato è stato scelto un Presidente e portavoce per consentire lo svolgimento delle attività preliminari. Possono aderire e partecipare al comitato le persone e i soggetti civici che vogliono dare il proprio contributo scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]”.
Avezzano civico pronto a battersi. “Sono anni ormai che si tengono nel limbo le sorti del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Avezzano e si adducono sempre nuove giustificazioni per spiegarne la chiusura. Al di là delle spiegazioni fondate su dati discutibili, sembra esserci una volontà avversa, mirata a non rendere operativo questo reparto, che nega così a un intero territorio la possibilità di cure più immediate ed efficaci”. É la denuncia del gruppo di Avezzano Civico, che interviene sulla vicenda del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Avezzano, al centro anche in questi giorni di polemiche e interrogazioni di rappresentanti politici e istituzionali marsicani. “Sono decine gli episodi, anche gravi, di pazienti costretti a migrare in ospedali di altre province o regioni perché impossibilitati ad avere assistenza, possibilità di cure ed interventi nel reparto – fantasma – di Neurochirurgia avezzanese – continua il coordinatore di Avezzano Civico, Gabriele Grande – Se il reparto deve essere unico, tra Avezzano e L’Aquila, perché non fare in modo che l’assistenza sia portata più vicino ai cittadini, attuando una mobilità del personale medico, così da consentire il funzionamento anche della Neurochirurgia marsicana? Noi di “Avezzano Civico” diamo atto al sindaco Gianni Di Pangrazio per l’impegno che ha profuso in questi anni per dare voce ai tanti Sindaci del territorio.
Finalmente è nata la coscienza nel territorio marsicano della necessità di una sinergia forte tra i primi cittadini, che faccia arrivare ai centri decisionali, senza intermediazioni, le giuste richieste di un popolo che non può essere continuamente mortificato nella sua autonomia.
Siamo in attesa della costruzione del nuovo ospedale ma nel frattempo non possiamo far morire quello esistente, e dobbiamo difendere il diritto di tutti i cittadini ad avere un’adeguata assistenza sanitaria a costi accessibili.
Galzio e le dimissioni. “Ha generato non poche perplessità”, affermano da Abruzzo Civico in una nota, “l’atteggiamento del primario della Neurochirurgia dell’ospedale dell’Aquila, il dottor Galzio, che minaccia le dimissioni ogni volta che si chiedono il ripristino, la preservazione e la piena funzionalità della nostra Neurochirurgia, e l’atteggiamento ostruzionistico nei confronti di Avezzano, tra l’altro, induce i pazienti marsicani ad avere poca fiducia della Neurochirurgia del Capoluogo. Al sindaco di Avezzano, Gianni di Pangrazio, chiediamo determinazione nel perseguire l’obiettivo di un funzionale e continuativo servizio di Neurochirurgia per l’ospedale di Avezzano: una battaglia per la quale, sicuramente, avrà tutto il sostegno ed il ringraziamento della Marsica intera”.