Celano. In merito alle incaute dichiarazioni del Sindaco Piccone i Consiglieri comunali del PD Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi e Daniele Bombacino precisano quanto segue. “Non è assolutamente nella discrezionalità di Piccone convocare o meno un Consiglio Comunale. L’articolo 39 del TUEL e l’articolo 43 del Regolamento comunale stabiliscono, infatti, che dietro la richiesta di un quinto dei Consiglieri comunali entro il Consiglio deve essere convocato entro e non oltre 20 giorni. Anche questa volta il Sindaco non si rassegna al fatto che il Comune non è la sua azienda ma una Istituzione che vive nel rispetto di precise regole democratiche. Il fatto è che Piccone vuole assolutamente evitare un consiglio comunale nel quale si metterebbero ancor più in luce tutte le anomalie e irregolarità del bilancio, così come segnalate dalla Corte dei Conti, e tra queste soprattutto il capitolo riguardante la questione dei fondi MAP. La Corte, a tale riguardo, è stata chiarissima: la giunta Piccone ha indebitamente utilizzato almeno €.381.555,67 sottraendoli alla destinazione vincolata per il terremoto affermando, inoltre, testualmente che “… sorgono forti perplessità, da parte della Sezione della Corte dei Conti, non solo sul rispetto dei principi di attendibilità e veridicità di bilancio ma, soprattutto, sulla correttezza dei saldi che alla luce di quanto detto vanno ad alterare non solo gli equilibri stessi del bilancio ma, di conseguenza, anche l’avanzo di amministrazione, il saldo della spesa corrente, il rapporto del personale sulla spesa corrente, il calcolo dei parametri di deficitarietà, il fondo cassa…”. Tutto questo Piccone lo ritiene un niente. La realtà è che il bilancio del Comune di Celano è palesemente falsato e le casse comunali sono ormai a secco al punto che si sta richiedendo una anticipazione di fondi alla Cassa di Risparmio: Piccone, come detto più volte, sta sprecando i soldi dei cittadini celanesi che sono tra i più tassati d’Abruzzo. In ultimo ridicola è la “inquietante” preoccupazione del Senatore (ricordiamo tra i più assenti e meno produttivi del Parlamento, 311° su 315) circa la possibilità per i Consiglieri comunali di accedere al documento della Corte dei Conti: innanzitutto è un diritto per i Consiglieri prendere visione e copia di tutti i documenti del Comune; in secondo luogo per noi non è stato complicato avere il documento in quanto ci è bastato scaricarlo, appena disponibile, direttamente dal sito internet della Corte dei Conti.”