Carsoli. Le autorità sanitarie della Asl di Avezzano hanno attivati i protocolli sanitari previsti in relazione al riscontro positivo di tampone per l’infezione da Covid 19 su una ragazza rientrata dalla Spagna. Quest’ultima, come raccontato da MarsicaLive, si è sottoposta al tampone dopo aver accusato alcuni sintomi riconducibili al coronavirus. Il responso al primo test è stato positivo e la notizia è stata comunicata ufficialmente nella tarda mattina di ieri dalla Asl di Avezzano.
Dopodichè la stessa ragazza è stata posta in quarantena con il nucleo familiare ed ha fornito alla Asl l’elenco delle persone con le quali è entrata in stretto contatto durante la sua permanenza in zona.
La Asl di Avezzano ha reso noto che devono autodenunciarsi al numero verde anti covid 800.169.326 esclusivamente le persone che sono state in contatto fisico con la ragazza (baci e/o abbracci) o in vicinanza di meno di un metro per almeno 15 minuti e senza mascherina. Le persone che sono state in stretto contatto si trovano autoisolati in quarantena preventiva. Tutti i protocolli dunque risultano essere stati correttamente attivati.
Durante la mattinata odierna diverse sono state le chiamate al numero dedicato, e per ciascuna delle quali la Asl ha attivato i relativi protocolli provvedendo ad accertare la “natura” del contatto avvenuto. Persone che hanno avuto contatti con la ragazza si sono poste in autoisolamento.
“Occorre ribadire”, spiega Luciano Camerlengo, presidente della Croce Rossa di Carsoli, “che il contagio segue delle dinamiche studiate nei protocolli, per questo è importantissimo rispettare le forme di prevenzione: distanziamento sociale ed utilizzo delle mascherine, sanificazione delle mani con appositi gel e quanto altro necessario. I tamponi dunque verranno effettuati sin da subito alle persone con le quali il contatto è stato stretto e perdurante, ossia i familiari. Gli altri che si trovano in quarantena potranno essere chiamati per il tampone verso il termine del medesimo periodo seguendo peraltro l’evoluzione relativa all’insorgenza o meno di sintomatologia”.
La situazione dunque risulta essere circoscritta e sotto il controllo diretto delle autorità sanitarie che seguono tutte le relative procedure. Su questo punto è importante ribadire che con le dovute accortezze e prescrizioni normative si può e si deve continuare a vivere. Si può fare tutto, seguendo semplicemente le regole.
“Il fatto”, prosegue Camerlengo, “ha suscitato inoltre una apprensione ingiustificata e si sono sollevate persino voci relative alla determinazione di provvedimenti restrittivi che non hanno nulla a che vedere con il caso in questione che rientra in una normalità. Quel che invece deve essere considerato è il rispetto delle regole, il divieto di assembramenti e l’utilizzo delle mascherine, elementi questi che costituiscono una tutela per il rischio di eventuali contagi che potrebbero celarsi in ogni dove”. Stando alle dichiarazioni rilasciate, molte le persone che alle domande di rito della Asl hanno riferito di non indossare abitualmente la mascherina.