Tagliacozzo. Il Comune di Tagliacozzo dà mandato alle autorità competenti di ricostruire il caso Biolite e di rintracciare eventuali presenze di fanghi nei terreni delle frazioni. A pochi giorni dalla formazione del comitato lanciato da Fabrizio Valente per far luce su un caso che fece restare con il fiato sospeso centinaia di marsicani, il primo cittadino di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, dà l’input agli uffici per capire da vicino lo stato dei fatti. Si riaccendono i riflettori sulla vicenda che portò nei Piani Palentini decine di aziende a versare fanghi e poi circa 88 persone davanti ai giudici per chiarire la loro posizione dopo il blitz della guardia Forestale. Le associazioni e i residenti di Tagliacozzo e Scurcola si sono dati appuntamento nelle scorse settimane nella frazione di Villa San Sebastiano per riprendere un discorso rimasto fermo alla fine degli anni ’90. Nel frattempo, però, al Comune di Tagliacozzo l’amministrazione ha iniziato a lavorare per verificare a oggi com’è la situazione.
“Con una delibera di indirizzo abbiamo dato mandato alla polizia locale in prima istanza e poi all’ufficio tecnico comunale e all’ufficio urbanistico, ciascuno per la propria competenza, affinchè attivino tutte le procedure finalizzate a individuare le eventuali aree interessate e a rimettere alla giunta comunale una dettagliata relazione in merito”, ha commentato il primo cittadino Giovagnorio, “il nostro obiettivo è quello di far ascoltare dai vigili le persone interessate ai fatti per sapere dove sono i depositi e poi andare a capire se qualcuno ha commesso un illecito. Il sindaco è anche responsabile della salute pubblica e ha il dovere di far chiarezza su una vicenda così complessa”. Intanto lunedì alla Pro loco di Villa San Sebastiano Valente ha convocato tutte le associazioni che operano nei Piani Palentini per dare vita al comitato nel quale saranno coinvolte anche le istituzioni del territorio.