Avezzano. Imu equiparata all’abitazione principale, quindi esente, per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti di primo grado, (genitori-figli o viceversa) per i proprietari con un reddito Isee inferiore a 12mila euro. L’agevolazione, “limitatamente alla seconda rata dell’imposta municipale dell’anno 2013”, applicabile per un solo alloggio, è stata approvata a larghissima maggioranza, senza voti contrari e tre astenuti. “Questa scelta dell’amministrazione Di Pangrazio, suggerita anche dal consigliere Lino Cipolloni (voto favorevole) e senza alcun voto contrario della minoranza”, afferma il vice sindaco con delega al bilancio, Ferdinando Boccia, “conferma la volontà del governo Di Pangrazio di tutelare i possessori di prima
casa con reddito basso. Linea fissata già a dicembre 2012, quando l’aliquota per la prima casa, successivamente esentata dallo Stato, fu ridotta dal 4 al 3,5 per cento”. L’operazione ha prodotto un minor trasferimento dello Stato per circa 500mila euro nelle casse comunali: l’agevolazione ulteriore che produrrà un minor introito di altri 90 mila euro è stata garantita con l’assestamento di bilancio. L’ok alla modifica del regolamento dell’Ente, ai fini dell’applicazione dell’Imu per le unita’ immobiliari e relative pertinenze, (con esclusione delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) scatta per le case concesse con “regolare contratto di comodato d’uso gratuito, scritto e registrato”, a parenti di primo grado che le utilizzano come abitazione principale. L’assise civica, -alla presenza della Commissione pari opportunità al gran completo- su proposta del presidente del consiglio, Domenico Di Berardino, è stata aperta con l’inaugurazione di una targa, posta all’ingresso della sala consiliare, con inciso “Con le donne, contro ogni violenza”.