Avezzano. Si apre uno spiraglio per la famiglia Di Marco. Gianni Di Marco, la moglie e le figlie due settimane fa sono stati sfrattati dalla loro abitazione occupata abusivamente da una giovane di etnia rom con una bimba di 6 mesi e sono stati sistematati dall’amministrazione comunale in un hotel della città. Il soggiorno è stato pagato fino a ieri da un imprenditore che si è offerto spontaneamente di aiutare la famiglia. Dopo l’occupazione della casa da parte della 24enne erano rimasti senza un tetto e si cercò subito una soluzione provvisoria. Inizialmente, infatti, si era ipotizzato che potessero rientrare in casa ma poi l’abitazione è stata sgomberata e sequestrata. Gli avvocati Gianfranco Restaino e Jacopo Angelini, grazie alla collaborazione con il comitato locale della Croce Rossa e in particolar modo con la vice presidente nazionale Maria Teresa Letta, si è trovata un’alternativa. Nei prossimi giorni Di Marco, la compagna e le figlie saranno ospitati in una casa famiglia o in un alloggio alternativo se ne varrà data disponibilità. La soluzione sarà in ogni caso provvisoria. Sul caso si sono accesi i riflettori di tutta Italia. In città è arrivato anche un gruppo di Forza Nuova e Matteo Salvini con l’intento di poter tirare fuori la donna che aveva occupato la casa. Lo sgombero, invece, è stato effettuato da polizia locale, carabinieri e polizia di Stato che sono riusciti a tirare fuori la 24enne e a sigillare l’abitazione. Negli ultimi giorni, inoltre, è stata richiesta da parte del comitato Noi con Salvini di Celano una verifica di tutte le case popolari della città e della Marsica al fine di scongiurare ulteriori episodi come quello accaduto alla famiglia Di Marco.