Canistro. L’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Angelo Di Paolo dopo la vicenda della chiusura della casa di riposo di Canistro, lui non ci sta e attacca: è inopportuno. “Le condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dello scrivente Sindaco sono state esaminate ed approvate con verbale del consiglio comunale (n° 4 del 18/06/2016) e, durante la richiamata seduta consiliare, la sua proposta di ineleggibilità del sindaco è stata respinta dal consiglio comunale”, ha spiegato in una nota, “a oggi nulla è cambiato in merito alle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità del sindaco”.
“Il suo riferimento ad un “grave conflitto di inopportunità” non è contemplato dalla legislazione vigente e qualora lei avesse voluto riferirsi ad un ipotetico conflitto di interessi, occorre ribadire, cosi come è stato già esaurientemente comunicato al consiglio comunale del 18 giugno 2016, che la società Arco srl non è partecipata dal Comune di Canistro, non riceve contributi o qualsivoglia beneficio, né dal Comune di Canistro, né dalla Asl territorialmente competente, né da altro ente sottoposto ai controllo del Comune di Canistro”, ha continuato Di Paolo, “qualora la società Arco srl fosse stata partecipata dal Comune di Canistro direttamente o indirettamente, sarebbe stata inserita nell’elenco delle società per le quali il Consiglio Comunale del 29 settembre 2017 ha effettuato la revisione straordinaria. Si evidenzia inoltre che il funzionamento dell’Albergo Rio è stato regolarmente autorizzato dal responsabile dell’Ufficio Tecnico, con la destinazione di attività alberghiera (riferimento autorizzazione n°1/2016).
Tutto ciò premesso, è da ritenere “Inopportuna” la sua richiesta di dimissioni del sindaco, non supportata da alcun fondamento giuridico”.