Avezzano. Una famiglia individuata per la particolare situazione di necessità economica ha, da oggi, un’abitazione in cui poter vivere. La casa Ater occupata abusivamente, infatti, è stata consegnata ma l’ingresso dei nuovi inquilini è stato tutt’altro che facile ed ha richiesto anche un’azione di vigilanza dell’immobile.
Nei giorni precedenti, infatti, non era bastato neppure l’intervento deciso dell’amministrazione comunale che aveva fatto murare l’accesso. L’occupante abusivo aveva cercato di rientrare nella casa tanto da dover far arrivare sul posto nuovamente polizia locale, Ater e servizi sociali dell’ente per “convincerlo” ad uscire e lasciare il posto a chi aveva scelto la strada del rispetto delle regole. Si conclude così la vicenda dell’immobile di proprietà dell’Ater che aveva avuto anche un certo risalto sugli organi di informazione.
Questi i fatti: a seguito di alcune segnalazioni, il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, accertatosi dapprima della situazione e di fronte ad un chiaro caso di occupazione abusiva, aveva scelto il pugno duro, inviando in via dei Paracadutisti una pattuglia della Polizia Locale per liberare un alloggio e renderlo di nuovo disponibile a chi ne aveva bisogno.
L’intervento era scattato in mattinata, quando i nipoti del precedente inquilino, venuto a mancare circa 20 giorni prima, erano entrati nell’abitazione per radunare e portare via i suoi averi personali. Una volta dentro, però, si erano resi conto che l’alloggio era stato occupato abusivamente. A quel punto, era arrivato sul posto stato il Nucleo Operativo della Polizia Locale e gli agenti avevano identificato l’occupante, già noto alle forze dell’ordine, denunciandolo e lo avevano fatto uscire dall’abitazione, liberandola. Infine, l’accesso della casa era stato murato e il sindaco si era impegnato a riassegnarla a chi ne avesse davvero bisogno. Impegno che oggi si è concretizzato.