Avezzano. C’è grande attesa per il consiglio d’amministrazione della Cartiera Burgo previsto per oggi. La seduta tra i vertici dell’azienda non dovrà più decidere sulla chiusura dello stabilimento di Avezzano, dove lavorano circa 800 persone tra impiegati interni e operai delle ditte esterne. Si parlerà però delle delicate fasi che l’azienda e il mondo politico dovranno affrontare nei prossimi giorni. La decisione sulla chiusura della cartiera doveva esserci proprio oggi ma grazie all’intervento della politica, e in particolare del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sollecitato dal primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e da una delegazione composta dai sindaci marsicani e dalle parti sociali, la proprietà ha deciso di rimandare la discussione e incontrare i sindacati. Il vertice dovrebbe esserci domani. I responsabili dello stabilimento e dell’azienda incontreranno i rappresentanti dei sindacati di categoria Sigismondo Sansoni (Cgil), Antonio Fiasca (Cisl) e Alfredo Moschettini Uil), per discutere insieme sul futuro dell’azienda sul quale pesa la crisi economica del settore della carta stampata. Anche il vescvoco Pietro Santoro è intervenuto sulla vicenda per scongiurare la perdita di posti di lavoro. Continuano anche gli interventi a sostegno dello stabilimento. Per Mario Quaglieri, sindaco di Trasacco, “in un momento così difficile per l’economia italiana, potrebbero esserci, dopo la chiusura dell’opificio cartario, ripercussioni catastrofiche sulla Marsica e sulla Regione e quindi insieme ai sindaci abbiamo discusso della ventilata chiusura della Cartiera Burgo per scongiurarne un epilogo così vicino e drastico, tramite un piano d’azione apposito da sottoporre al Governo centrale”.