Carsoli. “Si chiude definitivamente il nostro rapporto con il sindaco e la sua giunta”. Presa di posizione senza se e senza ma del Pd di Carsoli. I consiglieri Mario Mazzetti, Rosa De Luca e Pasquale Mattia hanno deciso di lasciare la maggioranza creando scompiglio in consiglio. Attualmente infatti, numeri alla mano, la maggioranza non avrebbe più i numeri per andare avanti avendo solo 6 membri contro i 7 dell’opposizione.
“Dopo la fuga dal Partito Democratico, che li aveva eletti e sostenuti, del sindaco e di tre consiglieri”, hanno proseguito dal circolo democratico, “abbiamo tentato di dare il nostro supporto, per spirito di responsabilità, all’attuale amministrazione fino alle dimissioni dei nostri assessori nella speranza che chi guida l’amministrazione avesse il buon senso di tornare sui propri passi cercando di ricostruire un rapporto di confronto democratico e di collaborazione costruttiva.
Purtroppo, con grande amarezza, dobbiamo constatare che il nostro legame si è interrotto e che non è più possibile dare il nostro sostegno all’attuale amministrazione. I percorsi politici e amministrativi si dividono e i nostri consiglieri non si riconoscono più nella funzione di maggioranza politica. Il gruppo Pd al consiglio comunale, dal nuovo ruolo di minoranza, con senso di responsabilità, in accordo con il circolo, valuterà , su ogni atto proposto dalla giunta, la propria posizione .
Rileviamo con grande rammarico altresì che il sindaco non ha neanche avuto il coraggio di prendere posizione chiara sulle questione politiche più significative che avevamo sollevato:
Aciam: il sindaco si è rifiutata di riparare al grave affronto fatto nei nostri confronti e ancora oggi ci domandiamo perché non richiede pubblicamente al presidente dell’Aciam di dimettersi dopo che la coalizione che l’ha eletta si è sfaldata: il sindaco di Avezzano è stato sfiduciato e il sindaco di Carsoli con + Europa è rientrato nella colazione di centro sinistra per le elezioni provinciali (incoerenza politica).
Cam: il sindaco di Carsoli sceglie prima di accusare con tutta l’assemblea (giugno 2019) i propri colleghi e il suo assessore al bilancio, che per mero sacrificio a costo zero in loro rappresentanza erano stati eletti nel consiglio di sorveglianza, poi si rifiuta di convocare una nuova assemblea dei soci per chiedere di portare in tribunale anche tutti i soci(comuni) visto che gli stessi hanno approvato regolarmente sempre tutti i bilanci (viltà politica).
Inquinamento chimico atmosferico: il sindaco si è rifiutata di ascoltare le nostre sollecitazioni nel mese di luglio evitando di farci partecipare al tavolo tecnico ed evitando di confrontarsi con i nostri consiglieri. Solo dopo le nostre prese di posizioni pubbliche, a cui ha risposto con attacchi personali, finalmente decide di chiedere con forza alle istituzioni competenti di svolgere un’ indagine più completa e più puntuale e convoca un assemblea pubblica come sollecitato dai genitori e da diverse associazioni. Sul tema ora speriamo si faccia finalmente chiarezza e che insieme si possa svolgere un azione sinergica tesa a risolvere questa gravissima situazione. (arroganza amministrativa).