Carsoli. Dovrebbero essere tre su quattro gli uffici periferici di Carsoli che a breve chiuderanno a seguito dell’ormai nota razionalizzazione dei servizi. Un cambiamento radicale che per i residenti delle frazioni potrebbe significare disagio e problemi. La soppressione degli sportelli postali dei paesi montani sta diventando una vera e propria piaga che molti sindaci hanno difficoltà ad affrontare a causa anche della carenza dei mezzi per il trasporto pubblico. Per Carsoli, poi, il rischio è duplice perchè si teme che la chiusura degli uffici minori porterà ancora più utenti in quello centrale che rischia così il collasso. “La razionalizzazione dei servizi sta rendendo la vita impossibile alle popolazioni che abitano nei paesini di montagna”, ha sottolineato il sindaco Mazzetti, “tre delle nostre quattro frazioni Colli di Monte Bove, Poggio Cinolfo, Pietrasecca e Tufo rimarranno senza uffici postali e questo creerà dei disagi soprattutto alle persone anziane che, non avendo dei mezzi pubblici per raggiungere il capoluogo, avranno difficoltà a pagare una bolletta o solo a ritirare la pensione. Il rischio che corriamo è che l’ufficio di Carsoli arrivi al collasso”, ha continuato il primo cittadino, “non si può pensare di chiudere tre sportelli e di non potenziare quello centrale che già ha una mole di lavoro imponente. Abbiamo chiesto decine di volte un’apertura pomeridiana per permettere ai cittadini e all’azienda di poter usufruire del servizio ma non c’è stata data alcuna risposta in merito, in questo modo non possiamo andare avanti”. La chiusura degli uffici postali periferici di Carsoli dovrebbe essere imminente, per questo Mazzetti ha lanciato un appello all’azienda. “Prima di tagliare pensate ai disagi che queste scelte arrecheranno ai cittadini”, ha concluso il sindaco, “non si può pensare di offrire da anni un servizio e poi tagliarlo lasciando le persone tra i disagi. Gli uffici periferici non possono essere chiusi”.