Negli ultimi tempi si è spesso detto come lavorare da casa, attraverso la rete, potesse impattare in maniera estremamente minore rispetto a quella legata al lavoro fisico, in una sede. Ultimamente, però, a causa delle problematiche che tutti conosciamo relative al conflitto Ucraina-Russia, il discorso è leggermente cambiato. Sebbene non sia drasticamente indirizzato nella direzione opposta, forse oggi lavorare in rete non è più conveniente come qualche tempo fa. Vediamo nel dettaglio.
Il successo della rete
Il successo delle vendite online ha raggiunto livelli inaspettati negli ultimi tempi. Senza dubbio, a questo vero e proprio boom ha influito enormemente la situazione legata alla pandemia: nel corso degli ultimi due anni, sono state le attività completamente ridimensionate e che hanno dovuto chiudere i battenti per diverso tempo. Queste si sono dovute reinventare o comunque hanno dovuto incrementare il settore vendite online, attraverso la valorizzazione degli e-commerce.
In alcuni casi si è potuta riscontrare una sorta di valorizzazione di un canale di vendita già presente, in altri casi, invece, si è potuto notare come siano stati realizzati da zero tantissimi siti di vendite di ogni tipo. Nel primo caso, il riferimento è senza dubbio legato ai grandi brand. Le grandi marche hanno cominciato ad investire maggiormente nel reparto vendite online, ottimizzando gli e-commerce. In tal modo hanno potuto non soltanto tamponare le vendite mancanti dai negozi fisici, ma hanno potuto persino raggiungere una clientela ancor più ampia.
Un discorso che può essere sicuramente condiviso e ampliato anche per quanto riguarda altri settori, come quello del gioco. Basti pensare al fatto che siti come quello di Casinofy hanno raggiunto un successo senza precedenti. D’altronde stiamo parlando di un settore in cui la clientela non ha potuto fruire dei negozi fisici per diversi mesi.
La situazione odierna
Gran parte delle attività che potremmo definire PMI, ovvero piccole e medie imprese, hanno cominciato il loro lavoro proprio durante il periodo di lockdown o di pandemia. Questo perché si sono decise a puntare su un canale di vendita ormai consolidato per vari motivi. Tra questi troviamo sicuramente la facilità con cui si può arrivare ad un determinato cliente, tramite sponsorizzazioni e quant’altro, ma soprattutto per la possibilità di ammortizzare diversi costi.
Immaginiamo di essere degli imprenditori, di qualsiasi tipologia e livello, che hanno intenzione di avviare una determinata attività. Ci sono una serie di adempimenti fiscali e burocratici da tener in conto, altrimenti non sarebbe possibile andare avanti. Immaginiamo il fitto di un locale e tanti altri costi obbligatori. Molti di questi, difatti, vengono meno se si utilizza prevalentemente la rete per la propria attività. La situazione, però, sta cambiando.
Nelle ultime settimane, sono tantissime le persone, le famiglie e gli imprenditori che hanno ricevuto delle bollette del gas enormemente più salate, così come le bollette dell’energia elettrica. È proprio in quest’ultimo caso che la situazione potrebbe aggravarsi maggiormente, minando il lavoro a distanza. Se si pensa che la gestione di determinate attività in rete dipende essenzialmente dall’energia elettrica, si può ben comprendere quanto questa possa minare il futuro delle stesse.
Secondo alcune stime, l’aumento dell’energia elettrica dovrebbe raggiungere nel 2022 il 131% rispetto al 2021. Parliamo di dati impressionanti che fanno comprendere quanto possano incidere su aziende che si basano sulle vendite in rete. Altro dato da non sottovalutare riguarda gli hardware. Stando ad alcuni studi e previsioni, il mercato sta attraversando un momento molto negativo. La disponibilità è scarsa e i prezzi stanno lievitando. Pare che Intel, NVIDIA e AMD stiano pianificando di aumentare i prezzi dei prodotti del 20% circa, ciò influirebbe inevitabilmente sui prezzi dei portatili, dei pc ed in generale sui device utilizzati anche per questo tipo di attività.