Carsoli. Si è svolta nel tardo pomeriggio odierno presso la Sede provvisoria del Comune di Carsoli (Ex Mael) la prevista riunione dei sindaci contro gli aumenti di pedaggio sulle autostrade laziali e abruzzesi entrato in vigore dal 1° gennaio u.s. Dopo una serie di iniziative e sit in di protesta partiti da Carsoli e poi arrivati a Vicovaro e all’Aquila Ovest, i primi cittadini sono determinati più che mai verso l’unico obiettivo da raggiungere: eliminare gli aumenti. E cosicchè dopo una introduzione del Sindaco di Carsoli Velia Nazzarro e di Vicovaro Fiorenzo de Simone si è proceduto ad una ricognizione sullo stato dell’arte e dopodichè è stato deciso un sit- in di protesta con fasce tricolori proprio sotto il Palazzo di Montecitorio dalle ore 10.30 di mercoledì 24 gennaio 2018. A nulla quindi sono servite le “ipotizzate” soluzioni di sconti ai pendolari o altre congetture che secondo i sindaci non sarebbero nemmeno degne di essere prese in considerazione.
“La nostra richiesta – affermano i sindaci in un comunicato elaborato congiuntamente ed approvato all’unanimità – è quella di una immediata sospensione degli aumenti dei pedaggi condizionata all’apertura di un tavolo istituzionale teso a ridefinire l’atto di concessione autostradale con Strada dei Parchi Spa e gli accordi conseguenti affinché i pendolari e i cittadini tutti possano pagare una tariffa adeguata e riparametrata ad un area interna svantaggiata come è quella di questi territori”. Ma i primi cittadini vanno anche oltre ed entrano anche nel merito tecnico relativamente ad una richiesta di declassificazione del tratto urbano della A/24 che va dalla barriera di Roma Est e fino all’intersezione con la Tangenziale Est di Roma ( altezza piazzale del Verano) nonchè La richiesta di declassificazione da tratto montano a tratto non montano dalla barriera di Vicovaro – Mandela a Roma. Si tratta di atti che concretizzano le parole ed i concetti già significati al Ministro Delrio e ai presidenti delle Regioni Lazio e Abruzzo. “Questo aumento del pedaggio autostradale, – concludono i sindaci – rischia di strangolare definitivamente famiglie e imprese di territori che da anni lottano contro lo spopolamento dei centri abitati e l’impoverimento del tessuto sociale ed economico” di qui la decisione di approdare a Palazzo Chigi . Ovviamente si tratta di una chiamata alle armi per i rappresentanti delle istituzioni, e mercoledì sarà l’occasione giusta per dimostrare la forza delle istituzioni. Nel corso della riunione, è stata ribadita l’esigenza della rappresentanza, e quindi i primi cittadini che risulteranno per motivi validi impossibilitati a partecipare di presenza, sono invitati a delegare assessori e consiglieri con le fasce tricolori ed i gonfaloni dei relativi comuni. @danieleimperiale