Celano. In merito alle notizie diffuse nei giorni scorsi e riguardanti il caro acqua e un presunto silenzio a tal proposito da parte del Comune, l’Amministrazione Comunale espone la sua posizione. “Non è nostra consuetudine replicare alle esternazioni di quanti intendono strumentalizzare problematiche”, hanno spiegato, “già ampiamente al vaglio dell’amministrazione comunale, per alimentare una sterile polemica che nulla ha a che vedere con la politica e la buona gestione della cosiddetta cosa pubblica. Ma quando la misura è colma ci sembra quantomeno doveroso intervenire soprattutto per un giusto rispetto nei confronti dei cittadini. Detto questo intendiamo, quindi, soffermarci su alcuni aspetti che meritano un qualche chiarimento, soprattutto per sgomberare il campo da fraintendimenti e da notizie non veritiere. Iniziamo con ordine.
Non corrisponde al vero quanto affermato dal responsabile del comitato Acqua cara cui ha fatto seguito la medesima considerazione da parte del consigliere di minoranza Antonio Del Corvo. E ci riferiamo in particolare alle illazioni riguardanti una presunta assenza di azioni dell’Amministrazione comunale nei confronti del Cam. C’è poi da chiarire che se il riferimento è all’assenza in Comune del Sindaco nello scorso fine settimana, ebbene, ci teniamo a precisare che il medesimo era seriamente impegnato in importanti riunioni regionali e nazionali dove si stavano definendo e predisponendo le misure e gli interventi per far fronte all’emergenza (maltempo e terremoto) che ha colpito la nostra Regione. In particolare, lo scorso venerdì il sindaco ha partecipato alla riunione di Anci Abruzzo a Teramo per la redazione del documento consegnato poi ufficialmente al Governo nell’ambito del Decreto terremoto. Un impegno al quale certo non si poteva mancare, alla luce delle recenti assemblee dei sindaci che si sono svolte proprio a Celano, con una adesione straordinaria da parte dei primi cittadini marsicani. Come ben sanno, poi, i cittadini le porte del Comune sono aperte a tutti, non solo nei fine settimana, ma anche nei restanti giorni con ampia disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale. Troviamo stucchevole che una tal affermazione provenga proprio da Del Corvo che non solo è spesso assente alle sedute del Consiglio comunale, ma diserta anche le manifestazioni di carattere pubblico alle quali viene regolarmente invitato, compresa la conferenza dei capigruppo sulle verifiche di vulnerabilità sismica, a differenza di altre esponenti della minoranza. Ed ancora. Troviamo di cattivo gusto, perché puro e semplice opportunismo, cavalcare un’onda, l’aumento delle bollette Cam, che lo sappiamo bene tutti dipendere dall’Ato, che stabilisce le tariffe, e non dal Comune, che anzi si è adoperato (ricordiamo la convocazione del consiglio comunale ad hoc sull’argomento) per una positiva definizione dell’annosa controversia. A seguito di quel Consiglio sono state messe in campo tutte le azioni praticabili legalmente. Il Comune, infatti, ha presentato un secondo decreto ingiuntivo nei confronti del Cam e si accinge a produrre istanza di fallimento del medesimo ente. Ad oggi nessuno, compreso lo stesso Del Corvo, ha presentato altre proposte a normativa di legge e soprattutto applicabili e concrete per uscire dal Cam, salvo quella, motivandola con i requisiti previsti dall’art. 147, di allargare i nostri confini ricadenti nel Parco Regionale naturale Sirente Velino che causerebbero ulteriori e maggiori vincoli restringenti per i cittadini. Altri Comuni, infatti, si stanno adoperando per restringere i loro confini ricadenti nel Parco, proprio per le problematiche che questo comporta.