Torna in Abruzzo come protagonista alla tradizionale “Biennale d’Arte sacra contemporanea” di Isola del Gran Sasso lo scultore e pittore di origini marsicane, Enzo Carnebiaca. La mostra è stata inaugurata nel convento di San Gabriele, in provincia di Teramo, ed è giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione. La collettiva sara’ divisa in due momenti: il primo si svolge sino fine giugno e il secondo da fine luglio a fine ottobre. Si inserisce nelle varie manifestazioni previste per celebrare il 150esimo anniversario della morte di San Gabriele dell’Addolorata (1862-2012). La prima rassegna e’ incentrata sul tema “Di annuncio in annuncio” e oltre a Carnebianca saranno esposte opere di noti artisti contemporaneicome Lorenzo Bonechi, Borghi, Casentini, Venanzo Crocetti, Tito, Alessandro Kokocinski, Mimmo Paladino, Oliviero Rainaldi, Ennio Calabria, Ugo Riva e tanti altri. Gli artisti interpreteranno nelle loro opere il concetto di sacro ispirandosi all’Annunciazione del Rinascimento fiammingo, datata al 1485 e di proprieta’ del santuario, esposta per la prima volta al pubblico. Un concetto, quello di sacro, su cui Carnebianca può vantare riconoscimenti di grande rilievo. Basti pensare che alcune delle sue opere fanno parte del Tesoro di San Pietro in Vaticano. Tre opere sono state acquisite dal Museo Storico Artistico del Tesoro di San Pietro.Si tratta del grande dipinto ad olio “Dalla Croce La Chiesa” del 2007 e i due pannelli in bronzo, uno raffigurante “La Sublimazione” del 1980 e l’altro del 1982, (originariamente intitolato “Il Bacio” poi intitolato dal Vaticano “Deus Caritas Est” come l’Enciclica di Sua Santità Benedetto XVI). Le opere sono collocate nella sala del Pollaiolo, sopra il Monumento a Papa Sisto IV. La Biennale 2012 e’ stata curata da Giuseppe Bacci con la collaborazione di Marco Gallo e Alessandra Morelli. La mostra e’ divisa in quattro sezioni che rievocano, in sequenza narrativa, le immagini dell’Annunciazione del vangelo di Luca: ‘Ave Maria, gratia plena-il silenzio, l’incontro, lo stupore’; ‘Ne timeas, Maria-l’angelo, il messaggio, la luce’, ‘Ecce ancilla Domini-l’accoglienza, il grembo, la croce’, ‘Spiritus Sanctus in te-la soglia, il segno, la visitazione’. Il catalogo presenta un testo introduttivo teologico-biblico del cardinale Gianfranco Ravasi e un saggio del critico d’arte Marco Gallo. Carnebianca ha origini abruzzesi e più in particolare marsicane visto che la madre dell’artista era di Rosciolo, località montana nel Comune di Magliano dei Marsi. Non ha mai perso i contatti con la sua terra che spesso è stata fonte di ispirazione anche per importanti sculture e dipinti.