Tagliacozzo. Organico all’osso al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo. Cresce la preoccupazione per il personale infermieristico del presidio marsicano, demansionato e senza riposi da marzo dello scorso anno. Sulla vicenda, il sindacato degli infermieri chiede un potenziamento della pianta organica che prevede la presenza di personale infermieristico pari a 13 unità, 7 operatori socio sanitari e 8 medici, a fronte di 6 infermieri presenti, 3 oss e 5 o 6 medici. Sono rientrati negli ultimi giorni un medico e un infermiere, ma la situazione non è ancora risolta.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacato Nursind che ha inviato nei mesi scorsi una lettera alla direzione sanitaria e alla Asl per chiedere che nei punti di primo intervento di Tagliacozzo e di Pescina si metta fine a quello che chiamano “demansionamento del personale infermieristico”. Secondo il segretario provinciale Nursind, Antonio Santilli, la carenza di personale e in particolare di operatori socio sanitari durante le ore notturne costringe gli infermieri a svolgere delle mansioni che impediscono di lavorare in modo sereno e corretto all’attività infermieristica. In particolare, secondo Santilli, gli infermieri devono provvedere di notte alla pulizia dei bagni, all’igiene dei malati, e devono farsi carico delle carenze del personale di supporto e svolgere le funzioni di portineria. Il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, ha avuto già contatti con il direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera. “Il manager si è impegnato a risolvere la questione”, ha affermato, “e lo sta facendo anche in tempi celeri. Puntiamo che al più presto il problema venga risolto. Il pronto soccorso dell’ospedale di Tagliacozzo continua a lavorare senza sosta con migliaia di accessi all’anno. Nel 2017 ha fatto registrare circa 7.500 prestazioni.