Avezzano. Caos alla scuola media Vivenza a causa della carenza di aule per l’edificio dichiarato in parte inagibile dopo il terremoto. Il preside, Abramo Frigioni, scrive alla giunta perché l’ipotesi del Comune è di spostare le classi in tre luoghi diversi. “Le nostre aule non possono essere dislocate in tre diversi edifici”. A due mese dall’inizio del nuovo anno scolastico il sindaco, Gianni Di Pangrazio, insieme agli assessori al ramo, si trovano a dover risolvere un problema che va avanti da ormai tre anni: la dislocazione delle aule della Vivenza. Dopo il sisma del 2009, infatti, un’ala della scuola è stata chiusa per inagibilità e le classi che si trovavano in quella parte dell’edificio sono state trasferite alla Marini. Quest’anno, però, con la riorganizzazione della geografia scolastica sono arrivati i problemi. “Dopo l’incontro con l’ingegnere Mario Colella, l’assessore ai lavori pubblici Patrizia Petricola e il capo di gabinetto Tiziano Zitella mi era stato assicurato che avremmo avuto a disposizione nove aule, più aula dei professori e un’aula laboratorio, per un totale di undici”, ha spiegato il dirigente scolastico Frigioni, “nel successivo incontro con i dirigenti scolastici in relazione al problema dell’assistenza agli alunni diversamente abili, l’assessore alla pubblica istruzione Marina Novelli ci ha comunicato che alla nostra scuola sarebbero state assegnate sei aule al Liceo Psicopedagogico. E le altre?”. Frigioni, alla luce di quanto riferito dall’assessore Novelli, lancia un appello al sindaco Di Pangrazio: “Con tale soluzione si deduce che il prossimo anno scolastico la scuola Vivenza dovrà essere dislocata su tre sedi. Chiedo con urgenza, chiarezza e coerenza al primo cittadino delle proposte risolutive, frutto di considerazione nei confronti della delicata e difficile condizione che la scuola vive dal 2009 soprattutto nel rispetto delle famiglie”.