L’Aquila. Nell’ambito delle attività istituzionali proprie del Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi – in seno alla grande Unità Forestale Ambientale ed Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri – il Comando Regione Carabinieri Forestali “Abruzzo e Molise”, con i 100 Nuclei Forestali/Parco dipendenti presenti capillarmente sul territorio, ha eseguito 118.000 controlli dai quali sono scaturite quasi 986 denunce e sanzioni amministrative per
oltre un milione e mezzo di euro.
La tutela del territorio ha rappresentato l’attività principale dei Reparti dipendenti. I controlli, considerando anche le criticità rappresentate dalla PSA, hanno interessato in particola la vigilanza ambientale e rinvenimento delle carcasse animali oltre che il pascolo e le utilizzazioni boschive. Il maggior numero di reati è stato perseguito a seguito di violazioni alle norme per l’attività urbanistico-edilizia, per la tutela delle zone di particolare
interesse ambientale e per la polizia fluviale. La maggior parte delle sanzioni amministrative comminate ha riguardato la violazione alle norme sul pascolo (43%) e sulle utilizzazioni boschive (35%). In tale ambito risulta il maggior numero di persone denunciate (n. 326 – pari al 33% del totale) nonché una incidenza percentuale pari al 24% rispetto al totale dei reati perseguiti. L’attività posta in essere dai Nuclei dipendenti a tutela del territorio ha portato all’accertamento del maggior numero in assoluto anche di violazioni amministrative (n. 830 – pari al 32% del totale delle sanzioni comminate).
Per la tutela della fauna e della flora l’attività è stata dedicata alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di illegalità che interessano, per la tutela della fauna, il maltrattamento animali, la tutela degli animali d’affezione ed il randagismo oltre che il prelievo venatorio. Per quanto afferisce la tutela della flora l’attività è stata orientata
prevalentemente alla prevenzione/repressione degli illeciti in materia di circolazione fuoristrada nonché ricerca e raccolta di funghi epigei e tartufi.
In tale ambito si segnala il deferimento per disturbo alla fauna selvatica protetta, ai sensi della Legge n. 394/91, di un soggetto intento all’ utilizzo di una pistola scacciacani priva del tappo rosso inamovibile con sparo di colpi a salve all’interno di area Parco Nazionale, in violazione delle norme del TULPS sulla marcatura delle armi comuni da sparo. Altra operazione ha portato alla denuncia di un soggetto per il reato di maltrattamento: a seguito di controllo effettuato, congiuntamente a veterinari, presso una struttura privata di ricovero cani, i carabinieri Forestali hanno accertato la detenzione di n. 26 cani, in evidenti condizioni di incompatibilità con gli essenziali standard di benessere degli animali. I cani, di cui solo n. 7 provvisti di microchip, erano detenuti in strutture inadeguate, in parte occultate dalla vegetazione, in angusti ricoveri assolati e privi di ripari dalle avversità
atmosferiche, alcuni legati a catene molto corte (meno di 150 cm), in precarie condizioni igieniche, con scarsità di cibo e di acqua, sia da poter bere che per le normali funzioni igienico-sanitarie e di antincendio.
Nel settore degli incendi, oltre agli innumerevoli servizi di prevenzione, i Carabinieri Forestali hanno svolto una serie di controlli che hanno portato alla redazione di n. 149 CNR ed al relativo deferimento alle competenti A.G. di n. 24 soggetti. Il 58% delle persone denunciate è stato ritenuto responsabile di incendi boschivi colposi. Rispetto all’anno 2023 nel settore si è rilevato un aumento dei reati perseguiti (+15%) oltre che delle persone
denunciate (+50%). A seguito dei servizi di prevenzione A.I.B e dei controlli tesi alla difesa dei boschi dagli incendi sono state comminate n. 86 sanzioni amministrative per un importo di circa 70.000 euro. Si segnalano, ad esempio, la denuncia di un soggetto titolare di un’attività ricettiva che ha causato un incendio boschivo che ha interessato un terreno boscato di circa 3.000 mq a ridosso della linea Ferroviaria “Adriatica”, creando ritardi per i treni in transito e pericolo per le autovetture e le abitazioni presenti nella zona ovvero la denuncia di altro soggetto colpevole di aver causato un incendio di un bosco misto di latifoglie e incolto, che ha interessato una superficie di circa 7 Ha, scaturito dalla mancanza di precauzioni nell’impiego di mezzo meccanico a motore, la cui marmitta rovente, a contatto con l’erba secca, innescava l’evento in argomento. Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi ha riguardato prevalentemente le attività di gestione dei rifiuti e dei siti inquinati (Direttiva 2008/98/CE); le discariche (Direttiva 99/31/CE); le norme riguardanti i sottoprodotti di origine animale, i rifiuti sanitari, radioattivi, gli olii usati e le pile/batterie al piombo. Il maggior numero di reati in assoluto (n.310 – pari al 26% dei reati totali) risulta perseguito in questo settore che ha fatto registrare anche una incidenza percentuale prossima al 30% (rapportata al totale delle persone denunciate) per quanto riguarda i soggetti deferiti alle competenti A.G. Una rilevante parte dell’attività svolta nel settore inquinamenti ha riguardato l’inquinamento idrico con il 68% dei controlli, il 45% dei reati perseguiti ed il 44% degli illeciti amministrativi accertati. La restante attività è stata orientata verso la verifica della corretta utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi di frantoi
oleari oltre che nel campo dell’inquinamento atmosferico. Si segnala, in tale ambito, la conclusione di indagini iniziate nell’agosto 2023, a seguito di analisi effettuate, che avevano evidenziato un notevole superamento dei limiti del parametro di Escherichia coli. Completati gli accertamenti, unitamente al personale ARTA Abruzzo, è stata individuata, all’interno dell’impianto di trattamento dei reflui industriali di uno stabilimento, la presenza di un By-pass attraverso il quale venivano convogliate tutte le acque di scarico prodotte, senza subire alcun trattamento per poi essere immesse nel corpo idrico recettore del Fiume Turano, dando così luogo ad uno scarico non autorizzato.
Pertanto si è proceduto a deferire all’A.G. il rappresentante legale e amministratore delegato pro tempore di un’impresa iscritta alla C.C.I.A.A. per attività di produzione industriale di salumi di ogni tipo e commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri. Il Comandante della Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise” – Generale di Brigata Giampiero Costantini – fa sapere che: “nel 2024 l’attività di controllo delle
articolazioni territoriali dipendenti è proseguita con l’obiettivo prioritario di prevenire e, laddove non possibile, reprimere gli illeciti ambientali, agroalimentari e forestali. La presenza dei Carabinieri Forestali sul territorio aumenta la consapevolezza nei cittadini riguardo l’importanza della tutela ambientale, favorendo un maggiore rispetto delle norme e un comportamento più responsabile nei confronti dell’ecosistema. Inoltre, nella Regione Abruzzo, in virtù di quanto stabilito dagli accordi convenzionali e di programma, sono state condotte mirate campagne sulla filiera dei rifiuti, sull’attività estrattiva, sulla qualità delle acque e del demanio idrico (fiumi), sui tratturi”.
CALENDARIO CITES 2025 DELL’ARMA DEI CARABINIERI: “LA CITES E L’AFRICA, AFFASCINANTE,
COMPLESSA E VULNERABILE”.
La Convenzione di Washington (Convention on International Trade in Endangered
Species of Wild Fauna and Flora – CITES) è una Convenzione Internazionale, formidabile
strumento per la tutela della biodiversità del Pianeta, siglata a Washington nel 1973 ed
oggi utilizzata in 184 Paesi del Mondo, che attraverso un articolato meccanismo di
certificazioni e controlli che ne regolamentano il commercio, tutela le specie di flora e
fauna in via di estinzione.
L’Italia, da più di 40 anni di applicazione della Convenzione, ha contribuito
significativamente alla conservazione delle specie in via d’estinzione.
In particolare, all’attuazione di tale Convenzione è deputato il Raggruppamento Carabinieri
CITES, dipendente dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri,
che opera per arginare le importazioni ed i commerci illegali di specie protette e coordina
le attività contro il bracconaggio nazionale ed il maltrattamento degli animali.
Il Raggruppamento Carabinieri CITES, oggi composto da 35 Nuclei e 11 Distaccamenti
dislocati sul territorio nazionale, opera in Abruzzo e Molise tramite i Nuclei CITES di
Pescara e Campobasso.
Quest’anno il Calendario ci porta in Sud America, il subcontinente che ospita la più grande
foresta tropicale del pianeta.
Ad accompagnarci alla scoperta dei luoghi sono 12 specie in via d’estinzione tutelate dalla
Convenzione di Washington che popolano i differenti biomi.
Di esse vengono descritte peculiarità e curiosità, unitamente alle principali minacce di
sopravvivenza. Dopo aver attraversato la foresta amazzonica, superato indenni il grande
deserto di Atacama e valicate le alte cime della catena andina, ci imbarchiamo sul
brigantino Beagle in compagnia di Charles Darwin per approdare sull’arcipelago delle
Galapagos, dove il grande naturalista dell’800 ha tratto spunto per la sua teoria
dell’evoluzione delle specie.
Ed è proprio alla figura di Charles Darwin ed alla modernità della sua opera scientifica che
è dedicato il calendario, a 190 anni dal suo arrivo nel Sud America.
Vengono offerti spunti di riflessione e di sensibilizzazione sulle criticità legate alle azioni
dell’uomo, sempre più impattanti. Il rischio che ne deriva per la sopravvivenza delle specie
e dei relativi ecosistemi trova risposta nella sapiente e decisa azione del Carabinieri
CITES, protesa alla salvaguardia soprattutto delle specie a rischio estinzione attraverso
quotidiane attività di controllo, monitoraggio e gestione di procedimenti amministrativi che
favoriscono il commercio legale, di straordinaria importanza per il comparto manifatturiero
di fascia medio alta vero vanto del "Made in Italy", nonché di contrasto ai reati che, di
contro, determinano enormi guadagni illeciti da parte di vere e proprie consorterie criminali
nazionali ed internazionali prive di scrupoli.
Contrastare le attività illecite su una specie anche solamente sul territorio nazionale
significa tutelarla a livello globale.