Luco dei Marsi. Svolgono l’attività di scout all’aperto con i bambini, ma vengono sorpresi dall’arrivo dei carabinieri. È successo ieri pomeriggio a Luco dei Marsi. A segnalarlo i genitori del gruppo scout di Luco dei Marsi 1.
“Mentre svolgevamo regolarmente attività scout all’aperto con i nostri bambini”, raccontano, “con dispositivi di sicurezza, distanze garantite, gel igienizzanti, autocertificazioni, controllo temperatura e registro presenze, siamo stati sorpresi dall’arrivo dei carabinieri che hanno chiesto, con affabilità, delucidazioni sulle attività che si stavano svolgendo. Attività che in realtà erano da poco concluse e i genitori stavano riprendendo i bambini per portarli a casa in quanto era stato a loro segnalato un assembramento. I carabinieri hanno preso le generalità dei capi scout presenti”.
“Il capo unità presente”, precisano, “ha affermato fin da subito che l’attività scout che si stava svolgendo, pur se effettuata in zona arancione (ma anche rossa), è consentita secondo il Protocollo nazionale dell’Agesci “Zaini in spalla”, aggiornato al 21 dicembre 2020, che riporta e meglio chiarisce le attività consentite per gli scout, così come individuate dal Dpcm del 3 novembre 2020 relative modifiche ed integrazioni, la cui copia cartacea, d’accordo con gli stessi carabinieri, avrebbe, di lì a poco, consegnato presso la stazione dei carabinieri di Luco”.
“Il capo gruppo di Luco dei Marsi 1”, dichiarano, “sopravvenuto anch’egli sul luogo, si è recato presso la stazione dei carabinieri per consegnare il documento di cui sopra che, prontamente, è stato recepito dalle forze dell’ordine che hanno preso atto della regolare attività e della mancanza di alcun illecito relativo alle disposizioni anti Covid riscontrate in fase di controllo. Vogliamo chiarire che in Italia l’attività scout, fatta con le opportune precauzioni ed indicazioni, pur se in zona arancione/rossa è permessa, come si può vedere nell’allegato 8 del Dpcm del 3 novembre. I capi scout di Luco dei Marsi hanno tutti un attestato di formazione specifico per le attività svolte durante l’emergenza Covid, attestato che permette di operare e svolgere le attività in totale sicurezza. Non siamo degli sprovveduti e non intendiamo mettere a repentaglio la sicurezza e la salute dei nostri ragazzi e anche nostra. Ci muove solo il desiderio di alleggerire l’animo dei ragazzi, provati in questo periodo terribile di pandemia. Ci dispiace e ci meraviglia che questo nostro servizio (gratuito) possa alimentare sentimenti di astio nei nostri confronti”.
“Ci dispiace anche che a causa dell’arrivo dei carabinieri i bambini possano essersi spaventati e intimoriti non capendo cosa di male stessero facendo”, concludono, “chi ha segnalato ai carabinieri il possibile illecito dovrebbe comprendere che non ha svolto nessun dovere civico verso il paese e verso la società ma ha solo cercato, invano, di rovinare un bellissimo pomeriggio, che ha visto i bambini giocare e divertirsi, e di screditare degli adulti (capi) che mettono a disposizione gratuitamente buona parte del loro tempo per cercare di formare dei buoni cittadini.
Ringraziamo le forze dell’ordine sopravvenute per la professionalità e cortesia che hanno usato con noi”.