Cappadocia. Cappadocia a lutto per la morte di Mario Rosci, imprenditore molto conosciuto e apprezzato dalla comunità. Aveva 69 anni ed era malato da tempo. Gestiva la seggiovia di Camporotondo e per questo in paese lo chiamavano affettuosamente “sindaco”.
“Un punto di riferimento per tutti quelli che venivano a Camporotondo”, ha scritto su Facebook il sindaco di Cappadocia Lorenzo Lorenzin, “lui era sempre lì come figura istituzionale quasi un ‘sindaco’, molti lo chiamavano così il ‘il sindaco di Camporotondo’. Una persona pronta ad aiutare tutti, paesani e non, e pronto a dedicare un sorriso a chi ne aveva bisogno”.
“Era anche un ‘padre’ pronto a riprendere tutti noi, come figli, se notava qualche mancanza per il suo Paese”, ha proseguito, “veramente un esempio per tutti. Lavoratore instancabile, imprenditore che ha creduto e puntato tutto se stesso nel nostro comune, marito premuroso e padre esemplare. Ma soprattutto, permettetemi, un amico vero, leale e unico. Le mie parole da sindaco sono finite, fatemi parlare da uomo pieno di dolore per la scomparsa di un amico fraterno a cui ho voluto veramente bene, e che mi ha dato tanto dal punto di vista umano. Colui che mi ha sostenuto e voluto alla guida di questo Comune con tutto se stesso”.
Tanti i messaggi di cordoglio lasciati sui social non appena diffusa la notizia della morte di Rosci. “Padre, nonno e marito esemplare”. Così lo ricorda chi conosceva bene.
“Mario Rosci, persona umile, disponibile e pronto a dare consigli”, scrive la Pro loco di Camporotondo, “un amico conosciuto da molti anni con cui avevo piacere incontrarlo. Un punto di riferimento per tutta la comunità di Camporotondo e Petrella Liri”.
Un pensiero anche dal sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, che ricorda Mario Rosci con un post di due anni fa: “Oggi l’amico Mario Rosci, gestore della seggiovia di Camporotondo, e il sindaco emerito di Cappadocia, l’amico Lorenzo Lorenzin, mi hanno invitato alla riapertura degli impianti di risalita che in questo periodo estivo consentono le passeggiate in quota”.
La Pro loco di Petrella Liri: “Il Direttivo, insieme ai suoi soci, partecipano al profondo dolore della famiglia di Mario Rosci per la sua precoce scomparsa. Conosciuto da tutta la comunità, Mario è sempre stato legato al suo luogo di nascita impegnandosi attivamente con le sue iniziative lavorative. Che la terra ti sia lieve”.
“Esprimo profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Mario Rosci”, scrive l’assessore regionale e senatore Guido Liris, “protagonista della crescita e dello sviluppo turistico di Camporotondo che ha avuto forza e coraggio per investire sulla montagna attraverso la costruzione di complessi residenziali, un albergo e di impianti sciistici. Abbiamo avuto diversi contatti per provare a far tornare in auge una località che negli anni Ottanta ha conosciuto un vero e proprio boom turistico. Rosci ha rappresentato un esempio di imprenditoria sana e lungimirante”, ricorda Liris, “investendo sulle aree interne e resistendo a tutte le difficoltà che questo rappresenta. Un esempio di resilienza rispetto alle circostanze che avrebbero indotto molti a desistere. Un lavoratore instancabile. All’intera famiglia”, conclude l’assessore, “giunga il mio più sincero e affettuoso cordoglio”.
I funerali saranno celebrati oggi, lunedì 7 novembre, alle 14 e 30, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Petrella Liri, frazione di Cappadocia.
Rosci lascia la moglie Maria Pia, i figli William, Valentina e Sara e i tre nipotini che adorava e a cui dedicava tanto tempo e amore.