Carsoli. Erano stati condannati rispettivamente a sei mesi e a dieci mesi di reclusione, e adesso per loro è arrivata l’assoluzione in Corte d’appello dell’Aquila per sopraggiunta prescrizione. Si conclude così la vicenda che vedeva sotto accusa il comandante della polizia locale di Carsoli, Stefano Zazza, 61 anni, che doveva rispondere del reato di omissione di atti d’ufficio perché, quale responsabile del servizio di polizia locale del comune di Carsoli, “avendo avuto notizia di un reato” segnalata da un collega, avrebbe “omesso di formalizzare la denuncia o di relazionare all’autorità giudiziaria”.
Il reato omesso, secondo l’accusa, avvenuto a Carsoli il 28 agosto 2013 durante i preparativi per la festa patronale, era quello commesso da Renzo Di Virgilio, 58enne di Carsoli, che aveva fatto resistenza e oltraggio ai danni di una vigilessa di Avezzano in servizio a Carsoli, che si è costituita parte civile già nel processo di primo grado.
Di Virgilio era stato condannato in primo grado a dieci mesi di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, mentre il comandante della polizia locale era stato condannato a un mese di reclusione con pena sospesa. La Corte d’appello dell’Aquila, però, ha dichiarato la prescrizione dei reati e di conseguenza l’assoluzione di entrambi. Di Virgilio dovrà risarcire la parte civile con 1.200 euro.