Pescina. “Siamo tormentati da lavori in corso, per raggiungere questo obiettivo così importante, ci sentiamo davvero carichi di responsabilità”. Così commenta il sindaco Mirko Zauri alla vigilia dell’esito di questo “sogno” marsicano: Pescina capitale della cultura Italiana 2025.
Domani i sette esperti del mondo della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica, valuteranno la Città di Pescina. Era il 25 gennaio quando la città Siloniana divenne l’unica rappresentante abruzzese per il concorso del Mic “Capitale della cultura italiana 2025” superando la terra di Ovidio, Sulmona.
Nei giorni successivi alla nomina di finalista, Pescina ha avuto l’affetto ed il supporto da parte dell’intera Regione Abruzzo, ma in particolar modo, il grande supporto, l’ha ricevuto da tutte le aree interne della penisola italiana, che vivono costantemente con una incognita molto profonda che rischia di far scomparire l’identità di quel popolo così resiliente e vero che le caratterizza; “i cafoni” li chiamava Ignazio Silone nella sua opera Fonteamara, quelle persone semplici che conoscevano il rispetto ed il sacrificio. Il progetto, infatti, dell’amministrazione Zauri è intitolato proprio “La Cultura non spopola” ed è concentrato tutto sulla riscoperta dell’identità sociale e culturale delle persone che vivono in quelle terre, spesso dimenticate ed abbandonate dai nativi, “costretti” dalla necessità, di trovare un’occupazione altrove. “La vera sfida è proprio questa – Continua il sindaco Zauri – creare occupazione turistica con servizi annessi attraverso la nostra cultura”.