Capistrello. “Dopo mesi stiamo ancora aspettando”, hanno commentato i consiglieri di minoranza Di Felice, Bussi e Silvestri, “che L’amministrazione comunale ponga riparo al pasticcio delle indennità liquidate in misura maggiore a quella dovuta”.
“Avevamo già sollevato la questione”, continuano i consiglieri, “dell’illegittimità della delibera di Giunta n. 106/2022 con la quale il Sindaco e gli Assessori si sono liquidati i propri stipendi con aumenti previsti per i comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti, ignorando totalmente il dato ministeriale e dell’ISTAT secondo cui, al 31/12/2020, la popolazione di Capistrello era pari a 4.889 unità. Gli stipendi in base a questa decisione sono aumentati e passati da € 3.181 ad € 4002 per il sindaco, da € 1431 ad € 1800 per gli Assessori e da € 1590 ad € 2001 per il Vicesindaco. Nel novembre 2022 presentammo un’interrogazione per chiedere al sindaco e alla Giunta se ritenessero legittima la delibera 106/2022 e come intervenire per evitare un danno erariale al Comune. Ebbene a quella interrogazione abbiamo ricevuto, dopo settimane, una balbettante risposta da parte di un’amministrazione che, invece di prendere definitivamente posizione, ha allegato una serie di note scambiate tra comune e ISTAT nelle quali l’istituto ribadisce il dato anagrafico definitivo dell’anno 2020 (4889 abitanti).
Ci saremmo aspettati che Sindaco e Assessori di fronte a questa delicata situazione avessero rettificato la delibera e restituito le somme percepite indebitamente; invece, l’unica cosa che sono stati in grado di fare è stato dare il via ad un imbarazzante quanto inutile braccio di ferro con l’ISTAT.
Abbiamo atteso a lungo e invano l’arrivo di una decisione di buon senso e responsabilità, ma dal momento che le nostre aspettative sono state palesemente disattese, non abbiamo altra via che richiedere alla Giunta un’immediata decisione. Entro sette giorni chiediamo che sia assunta una posizione definitiva che ripristini la regolarità: scaduto questo termine segnaleremo l’accaduto alla Corte dei conti per i dovuti accertamenti”. Concludono i consiglieri di minoranza.