Capistrello. La cronaca politica di ogni giorno porta all’attenzione dell’opinione pubblica una grande confusione sulle norme che riguardano i tributi comunali in un continuo susseguirsi di nomi e sigle. Anche la tassa sui rifiuti ha subito modifiche ripetute negli anni con l’introduzione della TARES tributo su rifiuti e servizi indivisibili. Con tale nuova tassazione si determina un aumento molto consistente per le tasche di cittadini e imprese, così molti comuni stanno decidendo di rimanere al vecchio regime TARSU. Anche il Comune di Capistrello a norma del decreto legge 102/2013 ha optato per evitare l’introduzione della nuova tassa: “abbiamo fatto questa scelta per evitare alle nostre famiglie, ai nostri commercianti e ai nostri imprenditori un salasso – afferma l’Assessore al bilancio Francesco Piacente – con il nuovo regime Tares si sarebbero verificati aumenti fino al 150% e oltre rispetto all’anno scorso soprattutto per le attività produttive. La nostra tassazione è già molto elevata per obbligo di legge a causa del dissesto: dare un po’ di respiro ai contribuenti ci è sembrato non solo opportuno ma anche giusto”. Va detto infatti che la tassazione a Capistrello è tra le più elevate a livello provinciale essendo l’unico comune d’Abruzzo dichiarato in dissesto. “Con questa decisione dell’Amministrazione – continua Piacente – per la prima volta in questi anni, non si determinerà un aumento sulle tasse locali: è una buona notizia che comunichiamo con soddisfazione ai contribuenti e alle forze politiche che hanno sollecitato questo intervento”. Nei giorni scorsi, infatti, il locale circolo del partito democratico, che sostiene la maggioranza in Comune, aveva chiesto pubblicamente interventi concreti sul sociale e per il contenimento delle tasse.”