Capistrello. Un 25 aprile sentito e particolarmente commovente a Capistrello. Amministratori e cittadini hanno onorato la memoria dei 33 Martiri trucidati dai nazisti il 4 giugno 1944. Quest’anno ricorrono i venti anni dal riconoscimento della Medaglia d’oro al valor civile al Comune di Capistrello e gli ottant’anni dalla terribile strage.
Il 79esimo anniversario della Liberazione è stato celebrato, oltre che dall’amministrazione di Capistrello, da sindaci e amministratori di Luco dei Marsi, San Vincenzo Valle Roveto, Avezzano, Canistro e Balsorano. Presenti il professore Ilio Leonio, in rappresentanza di Anpi Marsica, e il senatore Michele Fina. Le celebrazioni sono state affidate al Comune di Capistrello, all’Anpi Marsica e all’associazione “Cammino dell’Accoglienza”. La manifestazione ha avuto inizio con raduno a piazza Municipio alle ore 10.30, poi il corteo si è diretto verso il monumento del piazzale della Stazione dove è stata deposta corona e dove il ricordo e la celebrazione delle vittime sono stati affidati alle parole del sindaco Francesco Ciciotti e del professor Ilio Leonio in rappresentanza dell’Anpi.
La strage dei 33 Martiri fu perpetrata nello stesso giorno della liberazione di Roma, quando la linea Gustav era già stata sfondata dagli Alleati. Proprio quando a Capistrello era imminente l’arrivo delle truppe inglesi i tedeschi decisero di fare un ultimo rastrellamento. Sul pendio occidentale del monte Salviano vennero fermati 33 pastori ed allevatori di Capistrello e dei comuni confinanti. I fermati vennero chiusi in un deposito merci della ferrovia bombardata e brutalmente fucilati tanto che fu possibile l’identificazione di 25 vittime. I corpi denudati e privati di tutti gli effetti personali furono gettati in una buca causata dal bombardamento alleato del 26 maggio. Le vittime, tra cui tre ragazzi minorenni, furono chiamate martiri.