Capistrello. “Siamo ormai ad un livello tragi-comico: un sindaco che amministra solo per mezzo di forzature, costringendo la sua maggioranza a subire una situazione insostenibile” queste le parole dei consiglieri di minoranza del comune di Capistrello in riferimento al consiglio comunale svolto lo scorso 30 luglio. Il motivo dello scontro è stata, tra le altre cose, una delle delibere approvate in seduta per la vendita di un immobile comunale. “Abbiamo assistito ad una seduta di consiglio surreale in cui la maggioranza si è spinta davvero oltre deliberando la dismissione di un immobile comunale in assenza delle procedure autorizzative previste dalla legge. Una decisione che ha generato grandi difficoltà anche tra i banchi della maggioranza al punto da rendere necessaria una sospensione del consiglio a seguito della quale il sindaco ha chiesto ai suoi di assumersi una grande responsabilità: deliberare nonostante il parere negativo del segretario comunale. Si è dunque deciso di vendere un immobile patrimoniale senza alcuna procedura di evidenza pubblica, senza alcuna trasparenza nella modalità di individuazione del prezzo di vendita, senza alcun regolamento che stabilisse parametri e agevolazioni. Una vicenda che si inserisce in un quadro complessivo di grande confusione per l’amministrazione in cui la gestione dei lavori pubblici e la gestione del personale comunale sono completamente fuori controllo. Una situazione di cui tutti ormai prendono tristemente atto in una comunità che si sente profondamente tradita dalle tante promesse non mantenute. Quanto accaduto nell’ultimo consiglio potrebbe dare seguito a eventuali contenziosi legali determinando un potenziale danno per il comune, pertanto la delibera viziata (così è stata definita dal Segretario comunale nel corso della seduta!) va annullata in autotutela e semmai riproposta solo quando sarà corretta la procedura amministrativa, individuato un prezzo adeguato e sbolti gli adempimenti in materia di trasparenza”.