Capistrello. “L’emergenza dell’edilizia scolastica a Capistrello sta diventando, per precisa responsabilità dell’amministrazione comunale, una vicenda da telenovela”. Questo il commento dei consiglieri d’opposizione guidati da Francesco Piacente in merito alla situazione delle scuole in paese. “L’smministrazione comunale, con tutti i milioni ricevuti in eredità, avrebbe potuto e dovuto fare della messa in sicurezza delle scuole un fiore all’occhiello del governo cittadino e invece la questione sta diventando un imbarazzante pantano da cui non sanno più come uscire”, hanno continuato, “una situazione che crea grave preoccupazione da parte da nostra, per il vero e unico obiettivo che si deve perseguire: il benessere dei ragazzi. La scuola di Santa Barbara è interessata da un appalto per 260.000 euro di lavori che consistono nella demolizione e ricostruzione del tetto e nell’istallazione di dissipatori sismici sui corpi portanti. Più volte il Sindaco accompagnato dal vice sindaco e altri, ha annunciato alla scuola e ai genitori che tali lavori sarebbero stati realizzati nella pausa estiva 2017, prima della riapertura dell’anno.
Tra promesse, ritardi e accuse volgari alle mamme di essere politicizzate, il sindaco è arrivato alla pausa natalizia senza aver concluso nulla, tanto che è stato costretto a chiudere la scuola per quindici giorni, dall’otto al ventidue gennaio, per fare esclusivamente la demolizione del tetto, lasciare incredibilmente la scuola senza copertura e rinviare tutto il resto all’estate. Ora si rientra in una scuola/cantiere con il tetto demolito e senza il nuovo ricostruito: una scuola con una precaria copertura di pannelli di plastica che è costata 33.000 euro in più rispetto all’appalto con una delle innumerevoli perizie di variante al progetto pari a più di un terzo del ribasso d’asta. Tutto questo nel mentre la scuola media Sabin non si sa quando sarà finita, con la palestra ferma, e centinaia di migliaia di euro di affitto in una struttura privata di Avezzano, scelta per mezzo di una trattativa privata, con grave danno per i nostri imprenditori e per i nostri commercianti penalizzati da questa modalità di trasferimento della scuola. Continuiamo dunque ad avere scuole senza sicurezza, con cantieri infiniti, contenziosi in corso, costi fuori controllo, giorni di scuola persi e affitti salati da pagare per strutture fuori comune. Di fronte a tutto questo disastro un sindaco e la sua Giunta possono avere il coraggio di dichiararsi soddisfatti? A Capistrello pare di si, Ciciotti non solo non si occupa dei tanti guasti per i quali pagheremo conseguenze gravi per anni, ma preferisce attaccare i Consiglieri di minoranza che, in questo caos generato dai suoi metodi, sono gli unici che vigilano con responsabilità e attenzione sulla vicenda.
E l’irreversibile mancanza di lucidità si dimostra anche quando il sindaco non capisce nemmeno quanto dovrebbe essere grato per aver ereditato dal passato importanti lavori di messa in sicurezza della Scuola S. Barbara, con la nuova centrale termica, l’impianto antincendio e la messa in sicurezza dell’impianto elettrico che sono, ad oggi, gli unici elementi di vera sicurezza assicurati alla scuola. L’Amministrazione “del fare” incapace di fare sta diventando sempre più una caricatura di sé stessa, purtroppo per il paese, ed è per questo motivo che le segnalazioni doverose che la minoranza continua, e continuerà a fare, sono viste con tanta acrimonia e senso di intolleranza. Un’ipocrisia inaccettabile per uno come Ciciotti che sulle denunce alle forze dell’ordine e alla Corte dei Conti ha fondato la sua azione di opposizione negli anni passati: un modo di fare politica che l’attuale opposizione non segue e non seguirà mai”.