Capistrello. La morte improvvisa di Nicolina Palleschi e della figlia Martina Bucci ha scosso l’intera comunità di Capistrello. Mamma e figlia, 52 e 29 anni, erano uscite per delle commissioni e stavano tornando in paese quando c’è stato l’impatto. Le due viaggiavano su una Panda verde del nonno quando, prima della galleria del Salviano, si sono scontrate con una Punto con a bordo un uomo albanese, una donna romena e la bambina. Un frontale avvenuto subito dopo le 17 che ha fatto balzare la Panda al lato della carreggiata distruggendola e l’altra auto al centro della strada statale 690. Per Nicolina e Martina non c’è stato nulla da fare.
L’ex superstrada del Liri, teatro di tragedie e incidenti a catena, è rimasta bloccata per ore. I feriti sono stati trasportati d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano. Gli agenti della Polizia stradale hanno lavorato incessantemente per monitorare il traffico ed effettuare i rilievi necessari per la ricostruzione dell’incidente. Il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, non appena saputo dell’accaduto è arrivato sull’ex superstrada del Liri per manifestare la sua vicinanza alla famiglia delle vittime che ben conosceva.
La notizia della scomparsa di Nicolina e della giovane Martina si è diffusa rapidamente in paese. A Capistrello tutti conoscevano Nicolina, casalinga, persona definita dal parroco don Antonio Sterpetti “limpida e buona d’animo”. Martina, commessa in un negozio di Avezzano, amava il suo paese dove viveva da sempre. Era una ragazza gioiosa, sempre altruista e amante dei viaggi. Il sindaco Ciciotti ha annunciato che nei giorni del funerale proclamerà il lutto cittadino.