Capistrello. “Quello di ieri era il primo consiglio dell’emegenza Covid, eravamo convinte che l’Amministrazione portasse misure a sostegno di famiglie e imprese colpite dalla grave crisi economica. E invece nessuna misura, anzi il contrario: hanno eliminato le agevolazioni presenti nel regolamento per i tributi e bocciato ogni nostro tentativo di rinvio o taglio delle tasse – così in una nota le consigliere Dina Bussi e Chiara Di Felice – il consiglio comunale era stato convocato con all’ordine del giorno delibere su IMU e TARI e sarebbe potuto essere l’occasione per elaborare insieme, maggioranza e minoranza, un pacchetto di misure a sostegnondell’econoia locale”.
“Da parte nostra abbiamo avanzato diverse proposte: rinvio della scadenza del 16 giugno per la prima rata IMU a settembre per dare fiato ad attività e famiglie: si può chiedere la prima rata IMU a attività chiuse per mesi e che riapriranno pochi giorni prima? Abbiamo proposto di lasciare sul regolamento IMU le agevolazioni, introdotte nel 2014, per acquisto e ristrutturazioni di immobili sul territorio comunale con esenzione fino a 10 anni: una misura per rilanciare l’economia, recuperare i centri storici e rafforzare l’incoming turistico. Abbiamo proposto un rinvio della TARI e l’introduzione di sgravi per le attività che in questi mesi sono rimaste chiuse per disposizioni di legge visto che non hanno usufruito del servizio. Inoltre abbiamo proposto, sempre sulla TARI, di introdurre tagli alle tariffe con stanziamenti straordinari di bilancio, come Indicato anche dall’IFEL nella circolare. Infine resta la nostra proposta di stanziare un fondondi €100.000 per dare contributi a fondo perduto per le situazioni di maggiore difficoltà. Insomma un insieme di provvedimenti che, messi insieme, possono aiutare la comunità a reggere il colpo: su tutto abbiamo ricevuto un no secco. Non una correzione, una modifica delle nostre proposte: no secco, con argomentazioni inaccettabili per le quali, secondo la maggioranza, non servirebbe a nulla abbassare le aliquote né introdurre detrazioni”.
“Ma allora ci domandiamo: come mai tutti gli altri comuni lo fanno? Perché Aielli meritoriamente distribuisce un bonus una tantum con successo? Perche lo fa il comune di Celano? Perche lo fanno tutti e solo qui da noi ” ci deve pensare il governo, 50 euro non fanno la differenza” ( così ha dichiarato tristemente la capogruppo di maggiornza). Noi pensiamo di onorare il nostro ruolo di consiglieri comunali solo se riusciamo ad intercettare le difficoltà della nostra gente: con il covid cambia il mondo l’unica cosa che non cambia sono le tasse comunali di Capistrello. Anche per questo abbiamo votato contro e astenute sulle variazioni di bilancio per mascherine e fondi alimentari, perché bisogna cambiar metodo, bisogna mettere in campo un’azione all’altezza della rivoluzione epocale che stiamo vivendo. Su questo daremo battaglia.”