Celano. In una nota i Consiglieri comunali del PD Antonello Di Stefano, Carlo Cantelmi, Aniceto Ciaccia, Calvino Cotturone, Nazareno Tiberi e Daniele Bombacino intervengono sulla vicenda legata al pagamento di tasse tributi nel comune di Celano. “Per l’ennesima volta ci vediamo costretti a denunciare la situazione di caos nella quale si sta procedendo alla riscossione delle imposte. Per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF, infatti, la negligenza, la confusione e il grave ritardo nella pubblicazione della delibera di consiglio del 15 luglio, stanno determinando gravi ripercussioni sui cittadini contribuenti. Per il 2013 si è verificato che in molti hanno già pagato due acconti con un’aliquota dell’8 per mille. Informiamo a tale riguardo che l’aliquota da applicare per l’anno 2013 è del 2 per mille, aliquota deliberata a luglio e comunicata al Ministero solo a novembre. Ancora più grave è la vicenda che riguarda il pagamento dell’IMU. Infatti, nonostante le riduzioni proposte dall’opposizione, approvate in consiglio comunale all’unanimità, ancora oggi le aliquote pubblicate dal comune sono quelle maggiorate dell’anno 2012. Più precisamente, ad esempio, l’aliquota per la seconda casa e i terreni edificabili è apri al 7,6 per mille anziché all’8,6 per mille ingiustamente richiesto. L’aliquota per le case in comodato d’uso, genitore-figlio, è pari al 5,6 per mille anziché il 6,6 per mille. In sostanza il Comune ha riscosso e vuole riscuotere somme non dovute dai cittadini, creando in molti casi forti disparità di trattamento nei pagamenti. Basti pensare al fatto che ad alcuni cittadini è stato richiesto obbligatoriamente la registrazione del contratto di comodato d’uso, per usufruire dell’agevolazione, mentre da alcuni giorni il Comune distribuisce moduli per l’esenzione dalla registrazione. È doveroso precisare che i Consiglieri del PD già dal mese di luglio hanno più volte richiesto ufficialmente all’amministrazione, in particolare al Sindaco – Assessore al bilancio di fare chiarezza sulle aliquote da applicare, visti anche i macroscopici errori riportati negli atti amministrativi. Questo episodio oltre ad essere grave dal punto di vista amministrativo sta avendo forti ripercussioni economiche sulle famiglie, costrette ad anticipare ingiustamente somme non dovute in un momento di forte crisi. Questa situazione, di fare cassa ingiustamente, oltre allo sperpero dilagante di soldi e risorse non è più tollerabile.”