L’Aquila. È caos in Abruzzo sulla gestione del settore formazione. La Regione non sarebbe in grado di far ripartire il programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia con l’obiettivo di accompagnare le persone alla ricerca del lavoro e prevedere strumenti e misure per favorirne l’inserimento e il reinserimento lavorativo e avviare percorsi di riqualificazione. La Regione avrebbe infatti sovrastimato le adesioni rispetto al budget a disposizione e ora a rischio, oltre alla programmazione futura, anche quella in corso.
Nel corso di un incontro degli organismi di formazione abruzzesi con il dirigente responsabile del settore, Nicoletta Bucco, sarebbe emerso uno scenario drammatico. La Regione sarebbe infatti intenzionata a procedere con una decurtazione e riparametrazione dei fondi. Un’azione che arriverebbe in modo retroattivo. Si tratterebbe dell’unico caso del genere in Italia.
Infatti i corsi, molti dei quali già conclusi e altri in corso, sono stati già rendicontati. La Regione però avrebbe mal calcolato il numero dei partecipanti prevedendo un avvio dei corsi di formazione con un numero minimo troppo basso di allievi e, ad oggi, non è stato raggiunto il target dei partecipanti qualificati previsti dal Piano di Attuazione Regionale rispetto al totale degli importi stanziati. Per tale motivo gli uffici regionali avrebbero deciso di mettere una toppa all’errore tagliando agli organismi di formazione il budget a corsi già avviati o addirittura conclusi.
Questa intenzione della Regione ha suscitato lo sconcerto e la rabbia degli organismi di formazione di tutta la Regione Abruzzo. Nelle prossime ore ci saranno nuovi incontri finalizzati a trovare una soluzione e a fare luce su quanto sta avvenendo. Sulla vicenda la giunta regionale guidata dal presidente Marco Marsilio non ha ancora preso posizione e l’assessore Pietro Quaresimale non ha ancora rilasciato dichiarazioni sul caso.